British Museum: cosa vedere,biglietti e tour
Anche io prima di partire per Londra, mi sono domandata cosa vedere al British Museum. Il museo è uno dei luoghi di maggiore interesse di Londra, nonché uno dei musei dei più ricchi al mondo.
Nonostante sia stata a Londra diverse volte, l’ultima è stata una visita molto più consapevole (ecco perché secondo me vale la pena tornare nei luoghi già visti). Il British Museum è un museo immenso, con milioni di anni di storia racchiusi in teche, che ti ubriacano di sapere. Non ho utilizzato il verbo “ubriacare” a caso, alla fine della visita sono uscita stordita e stanca, il mio cervello accusava i primi segni di cedimento. Claudia nel suo post sul British Museum aveva ragione: è meglio calcolare in anticipo i tempi a disposizione e il numero di sale da vedere.
All’ingresso del British Museum di Londra, potete prendere gratuitamente una cartina del museo (o la potete scaricare qui in formato pdf), dove sono segnate tutte le sale, ognuna con la sua esposizione. Se non riuscite ad organizzarvi prima, prendetevi un po’ di tempo, prima di tuffarvi a capofitto in questo labirinto di reperti, e sedetevi a pensare e a selezionare le cose da vedere, facendo, per forza, una selezione.
Come raggiungere il British Museum
Prima di iniziare il nostro tour virtuale al British Museum di Londra e scoprire quali sono le cose da vedere con priorità, vediamo insieme come arrivarci.
Il consiglio è di prendere la metropolitana, il mezzo più veloce in assoluto con cui muoversi a Londra e a questo proposito vi consiglio di acquistre la Oyster Card fin da subito per non avere vincoli con le corse e per risparmiare sui trasporti.
Le fermate della metro più vicine al The British Museum sono: Tottenham Court Road (circa 500m), Holborn (circa 500m), Russell Square (circa 800m), Goodge Street (circa 800m).
Cosa vedere al British Museum di Londra: il mio percorso
Il percorso segue le mie preferenze, i miei personali interessi e rispetta una tempistica di 5 ore totali.
The Wellcome Trust Gallery (Sala 24)
In questa stanza sono esposti oggetti della vita di tutti i giorni delle popolazioni della Nuova Zelanda, delle isole Samoa, del Sud America del Ghana e del Nord America (parte artica).
Ci tenevo a vedere questa parte perché sono stata sia in Nuova Zelanda che alle Isole Samoa, mi è sembrato di tornare indietro ad Auckland, all’Auckland War Memorial Museum.
Messico (Sala 27)
Ho sempre avuto un debole per le popolazioni indigene del Centro e Sud America, a scuola era il periodo che preferivo studiare. Non sono ancora riuscita ad fare un viaggio da quelle parti, purtroppo, per ora mi limito ai musei che parlano un po’ delle loro vite.
La sala dedicata al Messico è molto piccola, sono pochi i reperti esposti, anche se davvero d’impatto, come la maschera che vedete in foto.
L’Egitto (Sale 4, 61, 62,63,64, 65 e 66)
Qui si trova la famosa Stele di Rosetta, che ha permesso la decifrazione dei geroglifici, un reperto preziosissimo in questa sala, insieme alla gigantesca testa di Ramses II, in centro sala.
Ci sono anche diversi sarcofagi e mummie, che rendono perfettamente l’idea di quanto doveva essere avanzato ed affascinante questo popolo.
Antico Iran (Sala 52)
Se ci pensate, è in Medio Oriente che è “cominciata” la vita dell’uomo, per lo meno secondo la Bibbia, ed è affascinante poter osservare bracciali e altri tesori del 1400 a.C.
Mesopotamia (Sale 55-56)
Dove nacque Babilonia, tra il Tigri e l’Eufrate… vi sembrerà di tornare sui libri di scuola, ma in maniera decisamente più interessante e coinvolgente.
Sculture assire e i cancelli di Balawat (Sala 6)
In questa sala troverete due gigantesche sculture assire, messe di profilo, che vi introducono a ciò che rimane dei cancelli di Balawat, i cancelli del palazzo reale assiro, dove sono raffigurate alcune delle imprese del re Salmanassar III, figlio di Ashurnasirpal II. Stiamo parlando di due personaggi vissuti nell’800 a.C, giusto un paio di giorni fa.
Salmanassar III, durante il suo regno, commissionò anche la realizzazione del cosiddetto Obelisco Nero, un’opera che trovate in queste stanze. L’obelisco è diviso in 5 “sezioni” ognuna delle quali, tramite dei bassorilievi, racconta la sottomissione di un re straniero, nei confronti di Salmanassar III.
Mausoleo di Alicarnasso (Sala 21)
Non aspettatevi che all’interno del British Museum ci sia il Mausoleo di Alicarnasso… sarebbe veramente troppo. In questa stanza, però, trovate alcuni resti del mausoleo, tra cui parte dei cavalli che componevano la quadriga, posta al suo apice.
I cavalli aiutano a farci capire quanto grande doveva essere, dal momento che al giorno d’oggi non possiamo più ammirarlo a causa di un terremoto che lo distrusse.
Il Partenone (Sala 18)
Non vi dico di fermarvi in ogni stanza dedicata all’arte greca, ma la stanza dove sono esposti alcune parti del Partenone, direi di sì, soprattutto se, come me, non siete ancora mai stati in Grecia.
Girando tra le diverse sculture in marmo, mi sono ricordata di quando la mia insegnante di arte, alle scuole superiori, ci spiegava come le pieghe dei vestiti fossero state realizzate in maniera perfetta. Queste sculture sono impressionanti, specie se pensiamo all’età che hanno.
Orologi (Sale 38 e 39)
Vi sembrerà un suggerimento un po’ strano, ma a me personalmente non era mai successo di vedere due stanze piene di orologi antichi. L’orologio è per me uno strumento affascinante e vedere la sua storia e i diversi modelli come sono cambiati nel tempo, mi ha piacevolmente colpito. Vi consiglio di farci un salto.
British Museum a Londra: costo del biglietto e tour
Visitare il British Museum è gratuito, ma con la pandemia si è deciso di dilazionare le entrare e quindi è necessario prenotare online il giorno e l’ora della propria visita a questa pagina.
Ovviamente, se scegliete di vedere il British Museum accompagnati da una guida, non sarà necessario perché chi offre il servizio si impegnerà a comunicarlo al museo.
Per quanto riguarda i tour guidati, che a mio parere sono sempre da preferire per poter godere appieno dell’esperienza soprattutto in musei grandi come questo, dove si rischia di perdersi, devo dire che ce ne sono parecchi e i posti si esauriscono molto velocemente.
Solitamente io prenoto tramite il sito Get Your Guide, perché da quando sono stata a Granada e ho visitato l’Alhambra grazie a una delle loro guide, non riesco più a farne a meno. L’unico problema è meglio prenotare con anticipo, perché i tour vanno letteralmente a ruba.
Per quanto riguarda il British Museum, sono disponibili diversi tour, anche per bambini – cosa di cui approfitterò abbondantamente la prossima volta che visitiremo Londra, visto che ci andremo con nostro figlio Nicolò – che ti vado ad elencare qui.
- Tour privato del British Museum per famiglie: ha una durata di 2 ore, perchè la guida si concentrerà su 3 mostre e non su tutte le sale del museo per non affaticare i bambini e le spiegazioni oltre che interessanti saranno super divertenti.
- Tour privato per bambini del British Museum: al contrario del precedente, questo è un tour dedicato a poche persone, un massimo di 6 (massimo 4 bambini a partire dai 6 anni di età fino ai 12). In altre parole, se volete un tour dedicato esclusivamente alla vostra famiglia, senza dividerlo con altre che magari potrebbero renderlo più caotico e lento, potrete avere a vostra disposizione una guida per 2 ore intere. La cosa divertente di questo tour è che i bambini saranno direttamente coinvolti e avranno una missione da compiere: avranno un elenco di cose da trovare che farà da filo conduttore della visita.
- Tour privato del British Museum: la visita ha una durata di 2.5 ore e la guida ti accompagnerà nella visita delle sale e dei reperti più importanti, come la Stele di Rosetta e le mummie egizie. Alla fine del tour sarai libero di completare il tuo giro e di scegliere le cose da vedere al British Museum che più interessano, per completare il tour. Con questo biglietto salti la fila all’ingresso, risparmiando un sacco di tempo.
- Tour completo del British Museum: questo tour è disponibile in due versioni, quella breve da 2 ore e quella più lunga di 6 ore. Il biglietto include la priorità all’entrata, evitando le possibili code all’ingresso. L’incontro con la guida avviene all’ingresso King Edwaes di Montague Place.
British Museum, Londra: qualche consiglio extra
1.Portatevi una penna
Indispensabile per segnare sulla mappa del British Museum le sale da visitare, senza perdersi. Come ho detto all’inizio dell’articolo, prima di partire con la visita al museo, fermatevi un momento a pensare al percorso da fare, altrimenti rischiate di cercare di vedere tutto, senza alla fine vedere niente.
2. Vestirsi comodi
Niente tacchi, sembra banale dirlo, ma non sempre ovvio. Come minimo, al British Museum, ci spenderete 4 ore, volete veramente girarlo con in dosso un paio di scarpe scomode?
3. Attenzione al metal detector
Per entrare al British bisogna passare per il metal detector, ecco, se avete intenzione di comprare dei souvenir la mattina, cercate di evitare coltellini e simili, ve li butteranno via. L’acqua la potete comprare nel bar interno (prendetela, ne avrete bisogno). Un po’ come in aeroporto.
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Ciao, io sono Elisa Pasqualetto, ma tutti ormai mi chiamano Liz. Sono nata a Venezia, anche se le voci dicono che non ci viva più nessuno. Nella vita lavoro freelance come Social Media Manager e Copywriter, mentre questo blog è solo una finestra sulla mia più grande passione: il viaggio.