Riflessioni

Come conquistare una ragazza che viaggia

una ragazza che viaggiaLo ammetto, ho letto anche io il post che sta facendo il giro del web ormai da almeno una settimana “Non uscire con una ragazza che viaggia“, e mi sono fatta trascinare da questa scia ideando questo post per sapere come conquistare una ragazza che viaggia.

Ecco qualche piccolo consiglio, sulla base della mia esperienza!

ESSERE SE STESSI

Questa è una regola che forse vale in qualsiasi caso, ma le ragazze che viaggiano, in particolare, non amano gli artifizi. Nei viaggi la realtà ti si presenta nuda e cruda e ti abitui ad accettarla, e spesso ad apprezzarla vedendone il lato positivo. Non abbiate paura di essere voi stessi, lei è l’ultima persona che potrebbe giudicarvi.

PRATICITÀ E SEMPLICITÀ

Spesso chi viaggia ama le cose semplici e soprattutto pratiche, quindi dite addio a giri di parole, ai piatti sofisticati e alle sorprese elaborate. Non c’è alcun bisogno di comprasi un Armani piuttosto che un Gucci per colpirla.

NON OFFENDERSI

Non offendetevi se alla fine di una cena lei insisterà per pagare la sua parte e magari non sembrerà apprezzare la vostra cavalleria. Non è così. Lei apprezza, ma la sua indipendenza, ormai radicata, è qualcosa che non sa controllare, per cui vedetela così: con lei non spenderete un capitale, se non per viaggiare!

ASCOLTARE

Chi viaggia ha spesso aneddoti e storie da raccontare, e solitamente ama molto condividere con chi ha di fianco le proprie esperienze, dunque munitevi di pazienza ed ascoltate, ascoltate molto! Vedrete poi che più andrete avanti più vi innamorerete delle sue storie!

VIETATO REGALARE FIORI

Se volete conquistare una ragazza che viaggia, regalatele tutto ma non dei fiori! Se può esservi di aiuto per la scelta imparate a conoscere le sue manie, altrimenti qui potrete trovare dei validi spunti! I fiori stanno bene dal fioraio, non di certo a casa di una persona che appena può parte.

NIENTE PARANOIE

Le paranoie sono il nemico peggiore, quindi non fatevele venire. Chi viaggia, sogna e quindi è abbastanza normale che ci siano dei momenti in cui la testa non sia esattamente attaccata al collo. Se non vi risponde, si perde nei suoi pensieri, se insomma non vi caga – passatemi il termine – non assillate, non c’è cosa peggiore per uno spirito libero di sentirsi in gabbia.

 

 

Ciao, io sono Elisa Pasqualetto, ma tutti ormai mi chiamano Liz. Sono nata a Venezia, anche se le voci dicono che non ci viva più nessuno. Nella vita lavoro freelance come Social Media Manager e Copywriter, mentre questo blog è solo una finestra sulla mia più grande passione: il viaggio.

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