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L’incredibile visita alle Miniere di Sale di Cracovia: Wieliczka

Durante il mio viaggio di 3 giorni a Cracovia, ho fermamente voluto dedicare una giornata alle Miniere di Sale di Wieliczka, a qualche fermata di treno dalla bella città polacca.

Dopo le catacombe di Parigi, la cripta della Basilica di San Marco a Venezia e il bunker di Gesundbrunnen a Berlino, non potevo certo perdermi le miniere di sale di Cracovia, a ben 135 metri sottoterra.

Mi piacciono le cose che stanno sottoterra, cosa devo dirvi?

Le miniere di sale di Cracovia sono tra le più antiche del mondo, ma la cosa più strabiliante è che le sculture di sale al suo interno sono state realizzate dagli stessi minatori e non da artisti a cui erano state commissionate.

Ma perché costruire delle imponenti sculture di sale all’interno di una miniera? Me lo sono chiesto anche io e la ragione è molto più semplice di quanto si possa pensare: i minatori volevano rendere più ospitale e confortevole il loro posto di lavoro, visto che non potevano essere certi di sopravvivere tanto tempo a così tanti metri sottoterra… come dargli torto?

Come arrivare da Cracovia alle Miniere di Wieliczka

Le miniere di sale distano circa mezzora in treno da Cracovia e arrivarci è davvero molto semplice. Anche se avete solo pochi giorni a disposizione, non toglietevi la possibilità di visitarle, perché valgono veramente la pena.

Dalla stazione centrale di Cracovia (Dworzec Główny PKP), basta prendere il treno suburbano fino alla stazione di Wieliczka Kopalnia.

Il biglietto cosa pochi euro a peresona.

La visita dentro le Miniere di Sale di Cracovia

Ci sono diversi percorsi tra cui scegliere per visitare la Miniera, personalmente, essendo la prima volta, ho preferito il percorso classico, chiamato “Percorso turistico”, anche per avere una visione generale di questo luogo, patrimonio dell’UNESCO.

Il percorso comincia con un lunga discesa, di circa 380 scalini, che porta all’entrata delle miniere. Scendere quelle scale sembra infinito e la domanda che sorge spontanea è: ma le devo fare anche al ritorno? Vi rispondo subito: al ritorno si prende l’ascensore, state tranquilli!

Per chi soffre di claustrofobia, la discesa potrebbe fare un certo effetto. Le scale non sono troppo ripide, ma girano su sé stesse, e dopo un po’ potrebbe creare qualche fastidio. All’interno della miniera, però, contrariamente a quanto si possa pensare, gli ambienti sono davvero molto ampi, con anche soffitti alti diversi metri. Insomma, la sensazione non è opprimente, almeno secondo me.

La visita dura circa 3 ore, passa attraverso circa 30 sale, di cui 4 cappelle. Il biglietto è da prenotare online e ci sono anche guide in italiano, ma dovete prendervi per tempo.

La principessa Kinga

Questa miniera è legata ad una leggenda, che vede come protagonista la principessa Kinga, principessa ungherese che sposò il principe cracoviano Boleslao V. Si racconta che la principessa, per la sua dote, chiese al padre di regalare una miniera di sale alla Polonia, visto l’enorme valore che avrebbe avuto per il popolo.

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Il re di Ungheria acconsentì alla richiesta della figlia, Kinga, dal canto suo, gettò l’anello, regalatole dal suo futuro marito, all’intero della miniera e, una volta arrivata in Polonia, indicò ai minatori dove scavare. I minatori, scavando, trovarono un blocco di sale, nel quale era custodito l’anello della principessa. Da allora, Kinga divenne la patrona dei minatori.

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La più bella delle cappelle del percorso è proprio quella a suo nome, la Cappella di Santa Kinga. Non potete immaginare la sensazione che si prova nell’entrarci, è davvero qualcosa di enorme e meraviglioso, che lascia a bocca aperta anche i più restii.

La figata è che si accede alla cappella dall’alto e il colpo d’occhio è veramente notevole. Davanti a voi si apre una sala gigante, con dei lampadari che sembrano in vetro, in realtà sono realizzati con i cristalli di sale, e tutto attorno bassorilievi, statue e altari tutti in sale.

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Tra le opere vi cito la riproduzione in sale dell’ultima cena, la statua di Papa Wojtyla e del presepe.

Se provate a pensare a come sia possibile che un posto così meraviglioso esista e sia stato creato dall’uomo, il vostro cervello va in tilt, non ci sono parole che possano descriverla veramente.

La cappella è anche utilizzata per celebrare matrimoni, quindi, se la vostra idea è quella di vivere un matrimonio un po’ fuori dagli schemi, beh, questa potrebbe essere una soluzione davvero alternativa!

Il lavoro dei minatori

La mia guida era inglese (purtroppo non sono riuscita a trovare un buco per quella in italiano) e ci ha accompagnato all’interno della miniera, raccontandoci la sua storia e quella dei minatori che lavoravano al suo interno.

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Durante il percorso si toccano con mano gli strumenti con cui i minatori lavoravano ogni giorno, sono ricostruiti i macchinari ed esempi di vita quotidiana all’interno della miniera. Qui, un tempo, venivano utilizzati i cavalli per trainare i carrelli pieni di sale, ecco che si spiega il perché dei soffitti così alti.

La musica di Chopin in un teatro di sale

Ad un certo punto della visita, dopo aver fotografato a più non posso la Cappella di Santa Kinga, il tour continua all’interno di una sala, che quasi sembra un teatro. Un teatro scavato nel sale e che si affaccia su un lago salato.

Cala il silenzio e si spengono le luci. Vi consiglio di mettere già la macchina fotografica per un secondo, e godervi uno spettacolo acustico senza precedenti.

Dal buio della grotta, d’improvviso si sentono le note di una melodia di Chopin, che mette i brividi. L’acustica è perfetta, le sensazioni amplificate.

Alcuni dei laghi salati che si trovano all’interno della miniera di sale, tra cui quello di questa sala, hanno una concentrazione di sale più elevata del Mar Morto.

Perché consiglio di visitare le Miniere di Wieliczka

I motivi per cui consiglio di visitare le Miniere di Wieliczka, a prescindere dal tipo di percorso, sono diversi. Innanzitutto sono una parte di mondo che raramente abbiamo l’occasione di vedere, non capita di certo tutti i giorni di scendere 135 metri sottoterra.

Come ho detto all’inizio del post, questo luogo è patrimonio dell’UNESCO e questa miniera dalle 2000 stanze totali (molte non sono visitabili per questioni di sicurezza) è una delle più antiche del mondo… non credete che già questo sia un motivo sufficiente?

Visitare queste miniere di sale vicino a Cracovia è un modo per capire, ancora di più, la vita della popolazione che abitava queste terre, la profonda devozione a Dio, ma anche il solo prendere coscienza di cosa volesse dire lavorare in quelle condizioni.

La Miniera di Wieliczka è stata anche utilizzata dai tedeschi per realizzare impianti bellici, tanto per farvi capire quanto grandi sono questi spazi.

Se poi avete bisogno di fare scorta di buon sale, al negozio di souvenir alla fine del percorso, sicuramente troverete qualcosa!

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Ciao, io sono Elisa Pasqualetto, ma tutti ormai mi chiamano Liz. Sono nata a Venezia, anche se le voci dicono che non ci viva più nessuno. Nella vita lavoro freelance come Social Media Manager e Copywriter, mentre questo blog è solo una finestra sulla mia più grande passione: il viaggio.

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