
Viaggiare non significa comprare un biglietto aereo
Si vive nella convinzione, o nella piacevole e comoda idea, di pensare che viaggiare presupponga l’acquisto di un biglietto aereo. Confesso di aver fatto parte di questa cerchia anche io, per diverso tempo, fino a che non ho iniziato a capire l’importanza di visitare e scoprire anche il territorio che mi circonda.
L’errore più frequente è quello di dare per scontato il fatto che, tanto, in Italia ci si abita e si ha, paradossalmente, tutta la vita per vederla, quindi d’istinto si tende ad uscire fuori dai confini.
A me, personalmente, al momento il tempo di fare lunghi viaggi manca, non sono i soldi a limitarmi negli spostamenti, ma una serie di altre cose (come la mancanza di ferie) che mi impongono di non muovermi per troppo tempo, il fatto è che: io a casa non ci so stare!
Ormai ho capito, dopo tutti questi anni, che ho bisogno di muovermi, anche se per poco, le sete di conoscenza e la voglia di scoprire posti nuovi non mi lascia in pace un momento. C’è chi si legge le enciclopedie, io invece viaggio o comunque cerco di muovermi il più possibile.
Non ho mai amato sfogliare gli atlanti, strano vero? In geografia ho sempre avuto 4, non mi ricordavo una capitale che fosse una, riconoscere le bandiere degli stati non fa per me, eppure mi muovo, perché anche se viaggiare mi fa scoprire di essere estremamente piccola e mediocre rispetto ad altre persone, mi arricchisce sempre e non solo per i musei che vedo, ma per la gente che conosco, per le sensazioni che si provano abbracciando una ragazza che non conosci a Granada, per i cibi che assaggio in ogni posto in cui viaggio, nonostante i conseguenti problemi a cui una viaggiatrice buongustaia incorre costantemente!
Viaggiare non significa comprare un biglietto aereo, c’è chi si accontenta di bere due bicchieri di troppo e di viaggiare con la mente in altro modo, c’è chi viaggia tramite le pagine dei libri, c’è chi viaggia tramite la scrittura, c’è chi si muove a piedi. [Tweet “Viaggiare è tante cose diverse messe assieme”], credo sia un groviglio di sensazioni, credo sia una scelta di vita, un modo di essere.
Sto iniziando ad apprezzare l’idea di prendere la macchina e di muovermi nei dintorni, di regalarmi una giornata fuori porta conoscendo angoli della mia regione che non avevo mai considerato di vedere, borghi di cui avevo solo tanto sentito parlare, come quello di Cison di Valmarino, che mi ha, per altro, incantata ma che non avevano scatenato ancora in me l’interesse per via del fatto che “si trovavano dentro i confini italiani”.
Spesso siamo ciechi, assuefatti dal concetto di un’Italia che non va e che comunque rimane sempre a portata di mano, dimenticandoci che siamo uno dei paesi con più patrimonio artistico, culturale e paesaggistico del mondo, ma il giardino del vicino è sempre più verde e si tende, così, a trascurare il proprio.
Avete mai pensato a quante cose potrebbero offrirvi i paesini vicino alla vostra città? La riscoperta di luoghi poco turistici? Beh se ancora non l’avete fatto, pensateci e poi andateci, perchè viaggiare non significa (solo) comprare un biglietto aereo.
Ciao, io sono Elisa Pasqualetto, ma tutti ormai mi chiamano Liz. Sono nata a Venezia, anche se le voci dicono che non ci viva più nessuno. Nella vita lavoro freelance come Social Media Manager e Copywriter, mentre questo blog è solo una finestra sulla mia più grande passione: il viaggio.

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8 commenti
Giulia
Ciao bella,suggerisco una mezza giornata a borghetto sul Mincio! Naturalmente mi trovo d’accordo su quanto hai scritto.Qui ci sono delle vere perle da visitare.
Liz
Mmm interesting! 🙂
2giromondo (@2giromondo)
Viaggiare non significa (solo) prendere l’aereo in effetti, e anche se noi siamo i primi che tendiamo ad uscire dai confini italiani, ultimamente stiamo cercando di riscoprire i paesini della nostra regione e non solo! Quindi ben detto!
Danila
Non posso darti torto Liz per nulla… (Ma va xD)
Onestamente -al momento- sono di quelli che hanno bisogno del biglietto aereo perché ora non ho problemi di ferie e tempo e voglio andare in più posti possibili.
Al contempo so anche che prima o poi avrò meno ferie e quindi dovrò “accontentarmi” di andare vicino e lo farò.
Veronica
Hai proprio ragione, ultimamente a causa di tempistiche lavorative, non ho molto tempo da dedicare alla mia passione, ma ciò non è stato uno svantaggio, anzi mi ha dato la possibilità di scoprire e vedere bellezze così vicine, di cui non avevo idea 😉
Liz
Io qualche giorno fa sono stata a Marostica, ad un’ora da Venezia più o meno e ne sono stata felicissima! Autostrada, benzina e pranzo… stop!
Elisa | conlavaligiaverde.com
Sono in una situazione simile..
Dopo il ritorno dall’America ho poco tempo e ancor meno soldi! Quindi ho deciso di scoprire quanto possibile l’Italia e in particolare la mia regione, che è meravigliosa e l’ho sempre data per scontata.
Quello che ho realizzato è che per me, l’importante è scoprire nuovi posti e circondarmi di bellezza, non importa quanto vicino mi trovi.
I posti lontani e lontanissimi hanno indiscutibilmente il loro fascino, e prendo l’aereo non appena posso. Ma la sensazione di trovarsi a pochi kilometri da posti meravigliosi è impagabile!
Liz
Sono d’accordo Elisa, nella maniera più completa!