Lavorare all’estero con il Working Holiday Visa
Quante volte durante le nostre giornate ci domandiamo: ma cosa ci faccio ancora qui in Italia?
L’Italia è un paese meraviglioso per tanti aspetti, ma questa crisi economico – finanziaria degli ultimi anni ci sta mettendo in ginocchio. Io stessa l’anno scorso sono scappata per sei mesi all’estero e ho cercato di investire il mio tempo in un tipo di esperienza che ti ripaga in ogni caso, positiva o negativa che sia.
Come meta ho scelto l’Australia, perché è uno dei pochi paesi che offre all’Italia la possibilità di un visto Vacanza-Lavoro, ne avete mai sentito parlare?
Attraverso il web è facile reperire informazioni a riguardo, è un po’ quello che ho fatto io quando ho iniziato a concretizzare la mia idea di partire per un po’ e provare a vivere all’estero senza nessun tipo di aiuto. La destinazione scelta è stata, appunto, l’Australia, che sembra non sentire più di tanto gli effetti della crisi, per cui di lavoro ce n’è per tutti.
IN COSA CONSISTE QUESTO TIPO DI VISTO?
Questo tipo di visto, dedicato ai giovani di età compresa tra i 18 e i 30 anni, permette di stabilirsi nel paese straniero scelto, che offra questa opportunità, per un periodo pari a 12 mesi dando la possibilità di lavorare anche per tutta la durata del suo soggiorno, a patto che la relazione con uno stesso datore di lavoro non superi i 3 mesi.
QUALI SONO I REQUISITI PER POTERLO CHIEDERE?
- avere un’età compresa tra i 18 e i 30 anni
- non viaggiare accompagnati da bambini
- dimostrare di avere i fondi necessari per vivere mentre si è alla ricerca di un impiego (la Nuova Zelanda richiede una somma minima pari a 2170 euro)
- un biglietto di ritorno
- passaporto valido
Come si richiede?
- Online, tramite il sito del governo del paese in cui intendete andare
- manualmente, solo se non si ha la possibilità di usufruire di internet, presentando il modulo di richiesta per il Visto Vacanza- Lavoro, debitamente compilato, all’ambasciata del paese.
Dove posso andare?
- Australia
- Nuova Zelanda
- Canada
Quanto costa?
- 221 euro per l’Australia
- 65-70 euro per la Nuova Zelanda
- 120 euro per il Canada
Si può decidere di partire senza nessun aiuto esterno (come ha fatto la sottoscritta), il che significa cercare autonomamente: volo, alloggio e lavoro; ma se preferite non andare allo sbaraglio esistono delle agenzie anche online che vi possono aiutare nell’organizzazione del viaggio, una di queste è per esempio la WEP, la quale offre anche diverse altre opportunità come la possibilità di uno stage all’estero e di volontariato.
L’esperienza di vita che il Working Holiday Visa propone è incredibile, aiuta l’interazione del singolo con una realtà completamente diversa da quella nativa, apre la mente e, cosa non da poco, ti da la possibilità di imparare una lingua sul campo.
Lavorare ti permette poi di visitare il paese e poter godere delle sue bellezze.
Ciao, io sono Elisa Pasqualetto, ma tutti ormai mi chiamano Liz. Sono nata a Venezia, anche se le voci dicono che non ci viva più nessuno. Nella vita lavoro freelance come Social Media Manager e Copywriter, mentre questo blog è solo una finestra sulla mia più grande passione: il viaggio.
7 commenti
Gianfranco De Luca
Quasi quasi…..
la voglia di evadere e’ tanta,voglia di cambiare di avere l’opportunita’ di migliorare il proprio status,di poter offrire alla mia famiglia maggiori garanzie di stabilita’.
Forse sogno a occhi aperti,o forse no…
Tu che mi consigli?
Liz Au
Ciao gianfranco!
sognare non costa nulla, anzi, ci aiuta a rimanere vivi, o per lo meno questo è quello che penso io.
Per l’australia purtroppo c’è il limite di età dei 30 anni, e inoltre, per rimanere li, bisogna rientrare in alcune categorie che il governo ha selezionato e che servono veramente al paese.
Il mio consiglio? Andare nei paesi come Olanda, Germania, Svizzera e Austria, forse anche in Inghilterra. Magari la lingua all’inizio sarà un problema ma non è mai tardi per cambiare e soprattutto grazie all’unione Europea si può lavorare in questi paesi senza bisogno di visti aggiuntivi, il che per noi è un gran vantaggio.
Questi paesi che ti ho citato sono molto più all’avanguardia di noi, basti guardare come si stiano evolvendo in diversi frangenti.
un abbraccio grande
e ti auguro ogni fortuna
Liz
Anonymous
Ciao sono fabio, l’amico della micol,deve averti parlato di me! il 18 febbraio parto anch’io per l’Australia, da solo! Una cosa che mi preme sapere è SE c’è una somma minima richiesta per poter stare in Australia con il whv o e QUANTO è, oppure se basta avere il biglietto di ritorno…perchè un’amica che al momento è a Sidney mi ha detto che se hai il biglietto di ritorno non serve avere una cifra minima di base..tu che dici??
Grazie in anticipo, e bel blog 😀
Liz Au
Tanto piacere fabio! Sono assolutamente d’accordo con la tua amica..tempo fa girava voce che bisognasse avere un minimo di 3mila euro per poter dimostrare al governo australiano che eri in grado di mantenerti mentre cerca i un occupazione. Un consiglio: Sydney é molto cara e soprattutto i primi giorni non ti rendi conto di quanti soldi stai effettivamente spendendo quindi portate ne via abbastanza per una tua sicurezza..poi il conto lo aprono il giorno stesso che vai in banca, per la carta bancomat, che fungerà anche da carta di credito da poter usare online, dovrai aspettare qualche giorno in più! Buon viaggio allora é un’esperienza che vale la pena di vivere
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danila
Ciao Liz,
quanto non vedo l’ora di mollare finalmente tutto e andarmene dall’altra parte del mondo!
Si l’Italia è il paese più bello del mondo ma se devo pregare e umiliarmi per avere uno straccio di lavoro con la paga ai minimi sindacali dico no grazie.
Se mi dovesse servire qualche info spulcerò meglio il tuo blog.
un abbraccio, Danila.
Liz Au
Ciao Dani,
grazie per la fiducia, se posso aiutarti sono qui senza problemi, ma intanto un gran in bocca al lupo per la tua avventura 🙂