I miei primi giorni in Australia
Scriverne è come rivivere quei momenti, ma allo stesso tempo rendersi conto che, ormai, fa tutto parte del passato.
Ricordo perfettamente la difficoltà nel dormire, un po’ per l’eccitazione di ciò che mi aspettava, un po’ perchè dormire da seduti non è decisamente il massimo. Ricordo i diversi film visti per ingannare l’attesa, i giochi e le chiacchiere. Ma tutti era bello, nuovo ed inaspettato.
Io ed il mio ragazzo siamo arrivati a Sydney che ormai era sera. Una volta atterrati un’altra coppia di ragazzi ci ha proposto di condividere il taxi fino a Sydney, perchè no? Noi andavamo a Bondi Beach ma era comunque di strada!
Avevamo prenotato un ostello per una decina di giorni, eravamo ottimisti!
L’Australia si presentava a noi come la terra delle opportunità, dove le offerte di lavoro sembrava crescessero sugli alberi, dove iniziare una vita da zero era il sogno di tutti, ma dopo i primi due giorni di entusiasmo tutto è diventato reale.
Noi condividevamo la stanza con due ragazze che erano arrivate qualche settimana prima di noi e ancora non avevano trovato lavoro.
Monitoravamo gli annunci su sito di Gumtree, ma per quanti Curriculum inviassimo le risposte erano pochissime.
Durante i primi giorni in Australia sono riuscita ad ottenere il mio primo Trial (prova di lavoro) che ero riuscita ad ottenere era per un chiosco sulla spiaggia, e dovevo preparare dei caffè. Ho subito pensato che non ci sarebbero stati problemi vista la mia precedente esperienza nella medesima mansione in Italia, patria del buon caffè. Mi sbagliavo di grosso. Il trial era fissato per le 7 del mattino e dopo due ore tornavo in ostello con una mano ustionata (perchè gli australiani il caffè lo vogliono bollente ed il mio “maestro” mi teneva la mano attaccata al bricco del latte per sentirne la temperatura!!!) ed in tasca tanta tristezza.
Il secondo Trial fu invece un successo: cameriera in una pizzeria! Lavoravo poco però, circa 4 volte a settimana, solo la sera ed i soldi non bastavano.
Era ormai passata una settimana, ed eravamo costretti a chiedere di prorogare il nostro soggiorno in ostello perchè senza un lavoro era impensabile cercare casa.
A due settimane dal nostro arrivo, io avevo ottenuto un secondo lavoro in un bar sulla spiaggia ed il mio ragazzo stava mandando curriculum in tutte le piscine dei dintorni.
Potevamo permetterci una casa!
I primi giorni in Australia non sarà tutto rosa e fiori, bisogna stringere i denti e cercare di non arrendersi. Se si è da soli è più difficile, ma non è impossibile, ci si fa forza a vicenda, si condivide il pasto, il letto ed una sigaretta alla sera tra i racconti della giornata. In ostello abbiamo conosciuto tantissimi ragazzi come noi, di nazionalità diverse ma con lo stesso sogno: provare a farcela da soli!
Nessuno vi regala niente, ci saranno momenti in cui non vedrete la luce alla fine del tunnel, ma dovete solo continuare a camminare perchè c’è, è solo difficile raggiungerla, e la felicità che si prova nel momento in cui si raggiunge ripaga di tutte le fatiche fatte prima!
Anche se partite soli non importa, l’importante è partire, poi si vedrà!
Ciao, io sono Elisa Pasqualetto, ma tutti ormai mi chiamano Liz. Sono nata a Venezia, anche se le voci dicono che non ci viva più nessuno. Nella vita lavoro freelance come Social Media Manager e Copywriter, mentre questo blog è solo una finestra sulla mia più grande passione: il viaggio.
2 commenti
Francesca
Ciao sono francesca e ho 18 anni, vivo a Varese e sono qualificata in estetica.
Io e il mio ragazzo pensavamo come sarebbe trasferirci in Australia.
Antonio ha 23 anni e lavora attualmente come cameriere a Milano, non possiede un diploma,ma ha imparato molto facendo pratica ed ora è veramente bravo!
Abbiamo tanta paura, tante domande e tanti dubbi a riguardo. Perché sappiamo quello che perdiamo e non sappiamo ciò che possiamo trovare li. Anche perchè se andrà tutto male li, in Italia non abbiamo genitori che ci possano aiutare a ricominciare da capo, non avremo un lavoro e una casa. È sarebbe un vero disatro!!
Cosa mi consigliate? Dobbiamo abbandonare questo pensiero di trasferirci?! Io penso proprio di si!
Liz
Ciao Francesca, trasferirsi in Australia non è un’impresa facile, ma tanto meno difficile, ci vuole costanza e determinazione e sicuramente anche un po’ di fortuna.
Inizia con il fare il Working holiday Visa, il visto che ti permette di lavorare legalmente in Australia, poi una volta lì cerca lavoro che ti sponsorizzu e che ti permetterà di rimanere in Australia oltre il.tempo del visto. Ci vorrà tempo, ma il tuo ragazzo nella ristorazione troverà senza problemi, controlla, invece, se la tua professione è una di quelle richiesta direttamente dal governo australiano, se lo è la via sarà più facile per rimanerci. 🙂 In bocca al lupo!