Visita al Castello di Brunico e al Messer Mountain Museum
Italia

Visita al Castello di Brunico e al Messner Mountain Museum

Il Castello di Brunico risale al XIII secolo, quando il principe vescovo di Bressanone, tale Bruno von Kirchberg lo fece costruire, perchè la diocesi potesse mantere il controllo sulla Val Pusteria, che stava pian piano cadendo in mano alle famiglie nobili che fino a quel momento ne erano amministratori.

Il castello domina l’omonima città dalla collina su cui si erge, con la sua struttura possente e molto ben conservata. Dal centro città è facilmente raggiungibile, grazie ad una breve salita che porta direttamente alla porta del castello, dove si vedono chiaramente ancora i segni di un ponte levatoio.

Noi l’abbiamo visitato in un giorno di pioggia, ma fortunatamente la maggior parte del percorso si svolge internamente al castello, dunque anche se il tempo non è dei migliori vale sicuramente la pena farci un salto, specie per la vista sulla città dalla torre più alta.

Vista dalla torre del Castello di Brunico

Il biglietto è un po’ costoso, l’ingresso costa infatti 11 euro a persona, ma il Museo di Messner dedicato alla montagna che è allestito all’interno del castello vale la spesa.

La storia del Castello di Brunico

La storia del castello di Brunico comincia nel XIII secolo, quando fu eretto, e al tempo non era raro che le città si sviluppassero attorno ai castelli già esistenti, fu così infatti che nacque la città di Brunico, di cui abbiamo testimonianza in alcuni documenti risalenti al 1333, anche se della città si parlava già dal 1256.

Se Bruno von Kirchberg ne iniziò la costruzione, fu invece il vescovo Albert von Enn che lo alzò di due piani. Ma questa non fu l’ultima modifica che subì il castello, infatti qualche secolo più tardi, il vescovo Guglielmo von Welsperg fece alzare il castello ancora di un piano (1636).

Cortile interno

Il castello di Brunico negli anni ospitò diversi personaggi illustri, come ad esempio il cardinale Niccolò Cusano, che venne nominato principe vescovo di Bressanone nel 1450. La storia ci racconta, che il cardinale Niccolò aveva un caratterino niente male, tanto che arrivò persino a scomunicare la badessa di Castel Badia, Verena von Stuben, guida spirituale dei nobili tirolesi – fedeli al Duca Sigismondo d’Austria – per una questione legata al dominio delle contee della diocesi.

Il cardinale Niccolò, imprigionato poi dal duca, riuscì a scappare a Brunico, dove si rifugiò nel castello. Sigismondo però assediò il castello di Brunico con 4000 fanti e 1000 cavalieri e se ne andò solo dopo aver costretto il vescovo a firmare un patto contro la sua volontà.

Cosa vedere al Castello di Brunico

La vista al castello inizia con la casa del custode, ovviamente situata al di fuori del castello vero e proprio. La casa è composta da tre stanze, con una stufa che veniva alimentata dall’esterno. Dentro, moltissimi oggetti in legno, come le culle per i neonati e molti utensili da lavoro, oltre che a qualche esemplare di antico ferro da stiro e campanacci.

Se per la maggior parte, il Castello di Brunico è dedicato al penultimo museo voluto da Messner, ci sono ancora alcune stanze vescovili perfettamente conservate che possono essere visitate.

In primis il soggiorno, davvero meraviglioso, con un parquet chiaro intagliato e un soffitto a cassettoni con uno stemma dei conti/vescovi von Spaur al centro. Le pareti sono tutte affrescate con paesaggi fantastici, ad eccezione di un dipinto che raffigura la città di Bressanone.

Soggiorno vescovile

Tra le stanze anche la sala conferenze e la camera da letto. In tutte le stanze si trovano delle tipiche stufe di stucco, a mio parere davvero bellissime.

Cosa vedere al Messner Mountain Museum Ripa

Il museo voluto da Reinhold Messner all’interno del Castello è in realtà una delle cinque parti in cui il Messner Mountain Museum si compone. In questa parte, attraverso le tantissime sale in cui il museo si sviluppa, si visita il mondo, o meglio, la vita sulle montagne del mondo.

La visita al museo è un viaggio tra Asia, Africa, Sud America, Oceania ed Europa, in cui Messner racconta attraverso oggetti di uso quotidiano, abitazioni ricostruite, porte, maschere, abiti e tantissimi elementi d’arredo la vita dell’uomo sulle montagne.

Messner Mountain Museum Ripa

Perchè per citare una frase del grande scalatore italiano:

La vita e la storia delle montagne si riassumono nella vita e nella storia degli uomini che le abitano.

All’interno di una delle torrette esterne del castello, è possibile anche meditare seduti su comodi cuscini e circondati da arredi e statue provenienti dal lontano Nepal, abbracciati dal suono primordiale dell’Om che rimbomba per tutta l’altezza della torre.

Un’esperienza davvero intensa di emozioni e di informazioni, che trova il suo coronamento nella vista mozzafiato sulla città di Brunico, dalla torre più alta del castello.

Se vi consiglio di visitarlo? Assolutamente sì!

Info utili per il parcheggio

Vicino alla salita che porta al castello si trova un grande parcheggio sotterraneo, in via Stegona (noi abbiamo pagato 4 euro per circa 3 ore di sosta).

In alternativa, se siete fortunati c’è un parcheggio gratuito in Via Riscone, dal quale si può comunque accedere al castello.

Ciao, io sono Elisa Pasqualetto, ma tutti ormai mi chiamano Liz. Sono nata a Venezia, anche se le voci dicono che non ci viva più nessuno. Nella vita lavoro freelance come Social Media Manager e Copywriter, mentre questo blog è solo una finestra sulla mia più grande passione: il viaggio.

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