Cape Canaveral e Kennedy Space Center: visita, biglietti e info utili
Avete mai sognato di visitare il Kennedy Space Center a Cape Canaveral, in Florida, e toccare con mano gli strumenti che hanno permesso all’uomo di raggiungere la Luna? È un’esperienza davvero emozionante, in grado di farci sentire piccoli e insignificanti al cospetto dell’universo, ma allo stesso tempo estremamente orgogliosi di farne parte.
Per lo meno questo è quello che ho provato io quando l’ho visitato la prima volta nel 2010 e che ho riprovato durante questo viaggio di due settimane in Florida, ben nove anni dopo.
Personalmente, ho sempre trovato molto affascinante il mondo dello spazio, così indefinito e intoccabile, seppur così vicino noi. In un certo senso è come se ci stessimo nuotando dentro, ma senza rendercene conto. Spesso e volentieri siamo troppo impegnati a vivere la nostra vita, per prendere effettivamente coscienza che il nostro pianeta è solo un piccolo granello di sabbia in una spiaggia priva di confini. Ecco, visitare il Kennedy Space Center è principalmente questo, rendersi conto che oltre alla nostra casa, il nostro giardino e la nostra quotidianità c’è molto altro di inspiegabilmente meraviglioso, proprio sopra le nostre teste, che governa equilibri che il nostro cervello non è – ancora – in grado di comprendere appieno.
Ma visitare Cape Canaveral è anche un gioco, un momento di svago adatto anche ai bambini – chiaramente non troppo piccoli – perché se c’è qualcosa che gli americani sanno fare bene è proprio quello di creare luoghi di intrattenimento in cui annoiarsi è davvero impossibile!
Come visitare il Kennedy Space Center: biglietti, costi e tempistiche
Visitare il Kennedy Space Center non è sicuramente economico, questo bisogna dirlo, ma la spesa vale sicuramente una giornata all’interno di questo grande complesso, ad un’ora dalla città di Orlando.
Il costo del biglietto per Cape Canaveral è di 57$ a persona, con 9$ di supplemento nel caso vogliate prenotare in anticipo il parcheggio (sì, si paga anche quello!). Potete scegliere se acquistarlo online, direttamente sul sito della Nasa, oppure in loco una volta arrivati, oppure ancora su Get Your Guide.
Acquistando i biglietti online su Get Your Guide non ci sono vantaggi in termini di risparmio, ma sicuramente si evita di fare la fila all’entrata.
Considerate di arrivare abbastanza presto, se volete cercare di vedere più cose possibile. Il Kennedy Space Center è molto grande e se avete intenzione di fare anche il giro in autobus che vi permetterà di vedere le piattaforme di lancio abbastanza da vicino, è il caso di non perdere tempo prezioso.
Noi siamo arrivati a Cape Canaveral intorno alle 10.30, perchè arrivavamo da Sarasota e avevamo ben 2 ore e mezza di auto, che sono diventate tre per via della sostanziosa colazione a metà strada che ci ha permesso poi di sfruttare tutto il tempo a nostra disposizione all’interno del centro.
Abbiamo infatti scelto di non pranzare fino alle 5.30, nonostante i panini fossero pronti, per risparmiare del tempo prezioso e goderci la visita. Se avete intenzione di fare lo stesso, a colazione fate il pieno di frittata, bacon e patate al forno e il vostro stomaco non vi disturberà fino a tardo pomeriggio.
Il Kennedy Space Center, comunque, apre intorno alle 9 del mattino e chiude alle 7, ma il tour in autobus termina alle 15.45 e dura circa un’ora e mezza.
Booking.comCosa vedere al Kennedy Space Center, Florida
Cosa vedere al Kennedy Space Center? Bella domanda, davvero, perché ce ne son tante di cose da vedere, ma sta a voi fare buon uso del vostro tempo. Ecco cosa abbiamo fatto noi.
All’arrivo, selfie di rito davanti al logo della Nasa all’ingresso e passeggiata tra i missili nel cosiddetto Rocket Garden, in cui sono disposti diversi colossi che hanno solcato i cieli stellati dell’universo. In alcuni modelli è anche possibile entrare e sentirsi, almeno un po’, parte di questo mondo così all’apparenza lontano da noi.
Universe Theatre
Abbiamo poi scelto di indossare degli occhiali 3D e assistere a una breve conferenza, in cui venivano illustrati i diversi satelliti inviati nello spazio e quelli che sarebbero stato inviati in futuro, il tutto in lingua inglese. Esistono diverse conferenza a cui poter assistere, ovviamente tutte supportate da un materiale video di altissima qualità e davvero molto interessanti, ma se non masticate bene la lingua vi consiglio di lasciar perdere.
Lo Space Shuttle Atlantis
Abbiamo poi visitato il padiglione dedicato all’Atlantis, l’ultimo dei quattro Space Shuttle costruiti dalla Nasa. Il suo scopo è quello di accompagnare navicelle o satelliti durante il loro viaggio nello spazio, per poi tornare alla base. L’emozione che si vive nello scoprire come gli ingegneri spaziali abbiano maturato l’idea di uno shuttle e nel vederlo poi esposto davanti ai proprio occhi ha dell’incredibile. Non lo dico così per dire, nonostante avessi già vissuto quel momento, riviverlo da donna adulta e non da giovane viaggiatrice è stato forse ancora più d’impatto.
All’interno di questo padiglione si può anche prendere parte ad una simulazione di lancio, entrando all’interno di una cabina che vibrando e inclinandosi fino a circa 45 gradi (se nel video guida li sentirete parlare di 90° non credeteci, ma sarebbe quella l’angolatura esatta di lancio), dovrebbe farvi provare le sensazioni degli astronauti appena prima del lancio nello spazio. Se visitate il Kennedy Space Center con i bambini, questa è davvero un’esperienza che si ricorderanno, ma vi divertirete sicuramente anche voi.
Kennedy Space Center Bus Tour
Come anticipato all’inizio di questo articolo, abbiamo deciso di non perderci l’ultimo giro del Kennedy Space Center Bus Tour per poter vedere da vicino le piattaforme di lancio della Nasa e non solo!
L’autobus, infatti, non solo viaggia tra gli spazi sconfinati che solitamente vediamo in tv al momento dei lanci, ma passa vicino al luogo in cui vengono effettivamente costruiti i razzi, dove sono stati realizzati gli shuttle e alla sede operativa da cui vengono gestite tutte le operazioni di lancio.
Alla fine del tour, durante il quale non si può assolutamente scendere, il bus si ferma all’Apollo/Saturn V Center, dove si trova, appunto, un Saturn V – razzo monouso utilizzato per trasportare le navicelle Apollo fino allo spazio. È gigante.
Il Saturn V conservato qui è uno degli ultimi 3 esistenti negli Stati Uniti ed è lungo ben 111 metri, circa 18 più della Statua della Libertà. È un colosso, diviso in parti, con diversi motori che si attivano in diverse fasi del viaggio verso lo spazio. Ma le sorprese non finiscono, perchè in questa gigantesca sala c’è anche qualcosa che non credereste mai di poter vedere: un pezzettino di luna.
In una teca, anche un po’ in disparte, c’è un piccolo pezzo di luna. Ammetto di essermi emozionata nel toccarlo e non ricordavo di averlo fatto la prima volta che ero venuta. So che può sembrare assurdo, ma mi sono sentita vicino a quella grande palla bianca che illumina il cielo e che amo guardare dalla finestra. Sarà che sono del Cancro, ma la luna in me ha sempre avuto una certa influenza e devo ammettere di aver sempre subito il suo fascino. Forse è anche un po’ colpa sua se la maggior parte degli articoli di questo blog sono scritti dopo cena.
In un’altra stanza si apre un mondo dedicato ai viaggi sulla luna. Lì dentro c’è una vera navicella Apollo, come quella che sicuramente ricordiamo di più grazie al film Apollo 13. Vederla dal vivo ti fa rendere conto degli spazi, di cosa può voler dire ritrovarsi nell’universo all’interno di qualcosa di così piccolo e stretto. Strano.
Dietro una grande teca son conservate le tute spaziali di diversi astronauti, tra cui quella di Alan Shepard che porta ancora qualche traccia di polvere lunare, una polvere tanto affascinante quanto tagliente, infatti, si notano i segni che ha lasciato sulla superficie della tuta. Dentro questa sala si può rimanere al massimo 15 minuti, lo spazio non è moto e bisogna lasciare che tutti i visitatori abbiano la possibilità di visitarla.
Appena fuori dalla sala, potete scattarvi una foto con una finta tuta spaziale. Un’americanata, sicuramente, ma un bel ricordo da portare a casa.
Visitare il Kennedy Space Center: conclusioni
Se vale la pena visitare il Kennedy Space Center? La risposta è: assolutamente sì!
Rivedere questo complesso così grande, da cui è partita la navicella che ha raggiunto la luna e che (forse) un giorno raggiungerà Marte, è un’emozione forte, qualcosa che per certi versi ti sembra surreale. All’inizio probabilmente vi sembrerà di entrare in una sorta di parco divertimenti a tema spaziale, ma ci vorrà ben poco per realizzare che è ben più di questo: è la prova che l’uomo può fare grandi cose, quando si impegna.
Ciao, io sono Elisa Pasqualetto, ma tutti ormai mi chiamano Liz. Sono nata a Venezia, anche se le voci dicono che non ci viva più nessuno. Nella vita lavoro freelance come Social Media Manager e Copywriter, mentre questo blog è solo una finestra sulla mia più grande passione: il viaggio.