Cimici da letto in hotel: cosa fare, come eliminarle e come curare le punture
Le cimici da letto sono una grossa gatta da pelare, soprattutto in viaggio, perché potrebbero veramente rovinarvi gran parte della vostra vacanza, un po’ com’è successo a me. Durante il mio viaggio tra Bordeaux, Porto e Mallorca, ho avuto la sfortuna di trovarmi a combattere contro le cimici da letto e le loro fastidiosissime punture, un’esperienza che non auguro a nessuno, ma che potrebbe capitarvi di vivere, ecco perché è importante sapere cosa fare, come comportarsi, come curare le punture e i propri diritti.
La prima mattina a Porto mi sono svegliata ricoperta di punture su spalle, braccia, mani e gambe, fortunatamente, ero già venuta a contatto con le cimici da letto durante la mia permanenza a Bondi Beach (lì li chiamano bed bugs) riuscendo ad individuare subito il problema e a comportarmi di conseguenza.
La cosa più importante è, comunque, non farsi prendere dal panico e cercare di affrontare il problema con calma e lucidità, consapevoli che probabilmente perderete una giornata intera del vostro viaggio per arrivare ad una soluzione, senza contare che il prurito è davvero insopportabile, che le punture si arrosseranno e che non mancheranno gli sguardi sospettosi della gente mentre passeggerete per la strada.
Cosa sono le cimici da letto
Queste bestioline fastidiose e assetate di sangue, sono delle piccole cimici che amano nascondersi e proliferare negli ambienti in cui è presente l’uomo o qualsiasi altro animale a sangue caldo. Le cimidi dei letti sono dei parassiti, si nutrono solo ed esclusivamente di sangue e prediligono le ore notturne per uscire allo scoperto, ecco perché una pulitissima stanza d’albergo che sembra perfetta alla luce del sole, di notte può rivelarsi un inferno.
La presenza di cimici da letti non è determinata dalla poca pulizia del luogo, certo, se gli addetti alle pulizie prestassero un’attenzione maggiore nel rifare i letti, il problema verrebbe risolto, senza che il cliente si svegli la mattina dilaniato dalle punture e con gli occhi fuori dalle orbite.
Perchè una cimice diventi adulta ci vogliono circa 24 giorni, le femmine della specie, purtroppo per noi, rimangono fertili per tutta la vita (altro che menopausa!) e sfornano 3-4 uova al giorno, dopo essersi riempite la pancia del vostro sangue ed essersi accoppiata. Cosa significa questo? Che nel letto non troverete solo cimici adulte, ma un vero e proprio nucleo familiare, nascosto tra le pieghe del materasso, nel legno delle doghe del letto e persino nei vestiti.
Le punture sono facilmente riconoscibili, inizialmente assomigliano molto a quelle di una comune zanzara, sennonché sono spesso a gruppi di 3, tutte in linea, questo perché le cimici adulte pungono 3 volte e spostandosi di molto poco, ma un “pasto” arriva anche a durare ben 20 minuti. Fa schifo, lo so, ma è bene saperlo.
Le cimici da letto, inoltre, non sono come i pidocchi, che amano vivere sugli esseri umani, una volta banchettato sulle zone scoperte del corpo della vittima, vanno a rifugiarsi nei loro nidi, ma il rischio di portarsele in giro è comunque alto.
Come trovare e eliminare le cimici da letto
Vi ho appena spiegato che le cimici da letto amano nascondersi, quindi, per individuarle bisogna munirsi di pazienza, una pila e mettere sottosopra il letto. Guardate sotto le lenzuola, negli angoli del materasso, nelle doghe del letto, in ogni buco o fessura che vedete ancora prima di coricarvi la prima volta, se però ci avete già dormito e avete il sospetto che ci siano, fate caso anche alle possibili macchie di sangue sulle lenzuola.
Per eliminarli, tenetevi pronti, c’è davvero un bel po’ da fare! Innanzitutto, se la stanza è quella di casa vostra, meglio che chiamate un disinfestatore, chiudete la stanza, cercate di non andare a dormire sul divano fino a che non abbiate lavato tutti i vostri vestiti e i tessuti in generale, che siano venuti a contatto con il letto o che si trovino nella stanza.
Dal momento che le cimici da letto amano le temperature calde, ma non troppo, lavare i capi a 50-60 gradi è praticamente inutile, bisogna fare una lavatrice a 90° per essere sicuri di eliminarli definitivamente. Chiudete tutti i vestiti in dei sacchi per portarli a lavare, se ne avete la possibilità, meglio fargli fare un giro anche in asciugatrice.
Come curare le punture da cimici da letto
Innanzitutto, cercate di non grattarvi, ma ve lo dice una che ha fatto moltissima fatica a resistere, in secondo luogo, andate subito in farmacia a farvi consigliare. Molto probabilmente vi daranno un farmaco con al suo interno benzile benzoato e uno con permetrina. La cura per le punture da cimidi da letto è simile a quella per la scabbia.
Basandomi sulla mia esperienza, la farmacista mi ha dato solo del benzile benzoato da passare sulle parti lese grazie ad un batuffolo di cotone, dopo una doccia calda. L’operazione è da ripetersi una seconda volta, dopo 24 ore, nelle quali dovreste evitare di lavarvi. Chiedete comunque sempre consiglio al medico e/o al farmacista.
L’acqua calda dà sollievo. Per calmare il prurito dopo la cura, mi lavavo con acqua quasi bollente, lasciando per qualche minuto che la schiuma del sapone, con cui mi ero ricoperta, agisse per poi risciacquarmi nuovamente con acqua calda.
Come si deve comportare la struttura alberghiera e/o la OTA
Svegliarsi con più di un terzo incomodo nel letto, la mattina, in albergo, non si limita a rovinarvi il risveglio, ma anche l’intera giornata e le seguenti. La prima cosa da fare è allertare la reception del problema, fate delle foto alle vostre punture e alle cimici da letto che avete trovato, collezionate prove di quel che state dicendo, prima di fare qualsiasi altra cosa, non si sa mai.
L’albergo è, in ogni caso, tenuto a trovarvi un’altra stanza, nella stessa struttura o in una di pari o superiore livello e che rispetti le preferenze da voi espresse durante la prenotazione, come ad esempio la vicinanza al centro.
Nel caso in cui la struttura non fosse in grado di trovare una soluzione paritaria alla vostra, avrà il dovere di pagare la differenza di prezzo eventuale per farvi alloggiare altrove.
Se avete fatto la prenotazione tramite una OTA (es: booking.com, Hostelworld, Expedia, Hostelsclub ecc) sappiate che potete farvi tutelare anche da loro. Solitamente la procedura è la seguente: l’OTA lascia un tempo ragionevole alla struttura per trovare una soluzione alternativa, nel caso in cui si sfori questo termine di tempo (dalla mezzora all’ora), allora sarà la OTA stessa ad occuparsi di trovarvi un nuovo alloggio.
Non preoccupatevi, comunque, una soluzione si trova sempre. Certo, vagabondare per la città che state visitando con il pensiero dell’imminente cambio di alloggio, di dover tutta la roba che vi siete portati e di un prurito fastidioso a tal punto da farvi schizzare per un nonnulla, non è sicuramente piacevole, ma passerà anche quello, nel giro di una o due settimane circa.
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Ciao, io sono Elisa Pasqualetto, ma tutti ormai mi chiamano Liz. Sono nata a Venezia, anche se le voci dicono che non ci viva più nessuno. Nella vita lavoro freelance come Social Media Manager e Copywriter, mentre questo blog è solo una finestra sulla mia più grande passione: il viaggio.
2 commenti
Nadia
Anche noi le abbiamo prese a Porto!! A dire il vero io no ma il mio compagno sì e tutte sulla pancia. Peròla struttura era veramente ma veramente fatiscente e sporca!
Liz
Ecco… un aggravante!