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Europa,  Germania

Cosa vedere a Berlino di curioso: 3 luoghi da visitare

Berlino è una città che ho visitato diverse volte (qui trovate la mini-guida che ho scritto per visitarla) e se durante i primi viaggi mi sono limitata alle cose un po’ più turistiche, se vogliamo, dopo la terza volta non ho potuto fare a meno di domandarmi cosa ci fosse di curioso da vedere. 

Credo che, tornare in una luogo dove siamo già stati, ci porti a diventare un po’ più curiosi, forse, siamo un po’ più propensi ad andare oltre le solite cose, i soliti musei che le guide turistiche ci propongono di visitare e di cercare quel qualcosa di diverso e particolare, che è capace di farci apprezzare ancora di più la destinazione.

Con il fatto che nella capitale tedesca ci vado circa una volta all’anno per motivi personali, quest’anno ho cercato davvero qualcosa di alternativo, qualcosa che mi era sfuggito nei viaggi precedenti. Curiosi?

Cosa vedere a Berlino di curioso

Partiamo dal presupposto che io amo particolarmente i musei, come amo moltissimo conoscere la storia del luogo che vado a visitare. La seconda guerra mondiale ha segnato molto Berlino, l’ha messa in ginocchio, e i segni di quel periodo rimarranno per sempre indelebili su questa città. I luoghi curiosi che voglio consigliarvi oggi, hanno tutti a che fare con quel buio periodo storico.

Il Bunker di Gesundbrunnen

Dopo essere stata a Parigi e aver visitato le Catacombe, la mia passione per i luoghi sotterranei ha avuto un’impennata, tanto che anche a Berlino ho cercato qualcosa da vedere che stesse sotto il mondo che siamo tutti abituati a vivere. Le mie ricerche mi hanno portato a scoprire l’esistenza del Bunker di Gesundbrunnen, il cui accesso si trova vicinissimo alla stazione della metro omonima.

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Scendere al piano inferiore della città di Berlino, mi ha fatto vivere da vicino (sì, ok, molto alla lontana ovviamente) e toccare con mano, i luoghi dove le persone si rifugiavano, durante gli attacchi aerei, nella seconda guerra mondiale. La visita è davvero molto interessante (ve ne parlo in modo più approfondito in questo articolo), e toccante, sotto un certo punto di vista, un po’ si respira la paura che si deve aver provato qui.

Alcuni ambienti sono davvero ampi, non c’è il rischio di soffrire di claustrofobia, secondo me, inoltre, le pareti sono state dipinte con solfato di zinco, per diminuire l’oscurità.

Il DDR Museum

Il Museo della DDR l’ho scoperto quest’anno, sostanzialmente si tratta di un museo dedicato alla vita che si viveva nella Germania dell’Est. Il museo è molto diverso da un classico museo, dove la regola “guardare e non toccare” non può essere violata, per nulla al mondo, qui tutto si può toccare con mano, tutto è messo a disposizione di tutti, la disposizione degli oggetti ti invita a interagire con il museo stesso e a vivere in prima persona gli ambienti della vita di tutti i giorni.

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All’interno del museo trovate la ricostruzione di un’intera casa della Germania dell’est, con un salotto che alla TV da programmi del periodo comunista, una macchina da scrivere sulla tavola da pranzo, c’è pure un angolo dedicato alla musica dell’epoca. Potete sedervi, indossare le cuffie, e ascoltare le canzoni che venivano trasmesse alla radio. 

Trovate anche la ricostruzione di una cella, di una stanza d’asilo e dei luoghi dove la Stasi interrogava i prigionieri. Moltissimi sono i pannelli dove è esposta l’oggettistica più disparata, dai modellini di auto giocattolo, agli strumenti utilizzati nella vita di tutti i giorni, alcun i messi in bella vista, altri tutti da scoprire alzando e spostando pannelli.

Il museo è totalmente interattivo e questa, penso, sia la cosa che me l’ha fatto apprezzare di più.

Lo Spy Museum

Ho lasciato il meglio per ultimo. Costo del biglietto a parte, davvero troppo caro per quello che c’è esposto (12 euro a persona), lo Spy Museum è davvero molto curioso e interessante, tutto incentrato sullo spionaggio in Germania.

Mi sono persa nell’ammirare i dispositivi dietro le teche, i rotori delle macchine che creavano messaggi cifrati e che riuscivano ad interpretare quelli dei nemici, i pacchetti di sigarette che nascondevano una telecamere e i francobolli con dietro le istruzioni per chissà quale missione.

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Al primo piano si trova un breve excursus storico, a pannelli, dello spionaggio dall’antichità ad oggi, al piano di sopra, invece, si passa alla scoperta di tutti questi particolarissimi dispositivi alla 007. Un mondo nascosto, che vive quasi in parallelo rispetto al nostro, e che quando si mostra un po’, affascina sempre moltissimo.

Mi raccomando, bruciate il biglietto, appena finita la visita! 😛

Ciao, io sono Elisa Pasqualetto, ma tutti ormai mi chiamano Liz. Sono nata a Venezia, anche se le voci dicono che non ci viva più nessuno. Nella vita lavoro freelance come Social Media Manager e Copywriter, mentre questo blog è solo una finestra sulla mia più grande passione: il viaggio.

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