Italia

Paracadutismo a Molinella: ti va di saltare?

Buonasera a tutti, 
torno da una bellissima giornata tra i campi emiliani, per la precisione Molinella. Questa piccola cittadina in provincia di Bologna si trova nella campagna emiliana, e quando dico campagna non c’è proprio nulla da interpretare, siamo arrivati lì grazie al navigatore satellitare!
Il motivo di questa “gita fuori porta” era andare a trovare un amico paracadutista conosciuto a Sydney l’aprile scorso, che tra pochi giorni parte per Dubai dove gli hanno offerto un ottimo contratto di lavoro.  A Sydney, neanche a farlo apposta, ci siamo trovati il mio ragazzo ed io, nello stesso ostello con questo ragazzo e un suo amico, erano arrivati anche loro da qualche giorno e si apprestavano a vivere l’avventura australiana: ecco come abbiamo incontrato Mas e Gabri.
Raggiungiamo l’Hangar in cui ha sede la scuola di paracadutismo di Molinella, gestita dall’ A.S. Paracadutismo Flygang, dove appunto lavorano questi due nostri amici.
Il giorno prima, si era conclusa una gara internazionale di paracadutismo, in varie discipline, e alcuni dei partecipanti erano ancora lì, e noi abbiamo avuto l’occasione di conoscere persone dalla Spagna, dal Libano, dalla Romania, dall’America e da diverse parti dell’Italia. 
Ciò che rende meraviglioso questo ambiente è il fatto di poter conoscere persone da tutto il mondo, che viaggiano inseguendo la loro passione, sono persone senza tante pretese, alla mano con cui fare amicizia è uno scherzo, ma è proprio questo il bello della gente che viaggia.
 

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Arrivano le quattro del pomeriggio e si avvicina anche per noi l’ora di “saltare”. Iniziamo a prepararci. Mas ci aiuta a indossare l’imbragatura. Lui non salterà con noi, dopo una settimana di gara deve salvaguardare la schiena per quando partirà per Dubai, e così affida me ad Alessandro e Andrea (il mio ragazzo) a Gabri.
Saliamo sul furgoncino della Flygang per raggiungere l’aeroplano che ci porterà in quota. Furgoncino non è esattamente la parola giusta da usare, il mezzo infatti è privo di tettuccio e portellone posteriore, in questo modo è reso più capiente e due occhi e un sorriso, disegnati rispettivamente sul parabrezza e sul cofano con una bomboletta spray bianca, rendono il tragitto verso l’aereo più piacevole! 

Siamo una dozzina di persone a saltare, alcuni in tandem come noi, altri da soli. Saliamo in aereo. Il cuore comincia a battere, nonostante l’avessi già fatto una volta, la salita è sempre emozionante, perchè è in quel momento che ti rendi conto di cosa stai per fare!

Arriviamo a 4300 metri (altezza standard) e si apre il portellone. Ecco che il primo di noi si siede sul bordo e dopo un secondo sparisce nel nulla. Io e Alessandro siamo gli ultimi a saltare. Andrea è subito prima di me insieme a Gabri. Li vedo avvicinarsi, stare seduti con le gambe a penzoloni nel vuoto per qualche secondo e poi sparire. Vederli saltare è stata un’emozione indescrivibile: ma quindi è quello che farò io? La prima volta che avevo provato il tandem ero stata io a saltare per prima, e non mi ero resa conto di come fosse vedere gli altri saltare!
Tocca a noi. Durante la salita Alessandro continuava a ripetermi di lasciarmi andare all’aria. 
Ecco che posiziono gli occhialini, ci spostiamo verso il bordo e mi metto in posizione: gomiti serrati, mani attaccate all’imbragatura, testa appoggiata sulla sua spalla e gambe piegate all’indietro. Sono pronta. Via!
Saltiamo, e l’aria è come un coltello tagliente che ti sfregia il viso. Siamo in piena caduta libera, e se prima in aereo sentivi un po’ il freddo dato dall’altezza, in quel momento svanisce del tutto, l’unica cosa che provi è felicità e un’emozione che ti apre il cuore nel vedere il mondo dall’alto. Realizzi che stai volando, se li nel cielo a 4000 metri di altezza e stai letteralmete cadendo giù. Vedo tutta la campagna emiliana estendersi sotto di noi, che piano piano si fa sempre più vicina. Dopo i primi secondi da quando salti puoi aprire le braccia: è in quel momento che capisci il senso della parola LIBERTà!
Il paracadute si apre circa a un’altezza di 1300 metri, e se un momento prima stavi cadendo, ora ti senti per un attimo risollevare con uno strattone: è la vela che si apre.
Da questo momento in poi l’adrenalina se ne va e lascia spazio all’abbandono totale. Alessandro manovra il paracadute, io mi godo la vista e la sensazione di rimanere sospesa nell’aria. Ho le orecchie tappate ma è l’ultimo dei miei problemi. Sto volando!

Se durante il vostro viaggio in Italia passate nei pressi di Bologna, non dimenticate di fare un salto qui, l’indirizzo è via Madonna Bottarda 1, Molinella. Non solo le persone sono fantastiche, il cibo ottimo e potrete vedere il paesaggio rurale tipico italiano, ma avrete la possibilità di provare un’emozione indescrivibile: quella del tandem! (prezzo: 171 euro con video incluso).
Se cliccate sulla parola FLYGANG all’inizio dell’articolo, si aprirà il collegamento con il sito di questa associazione di paracadutismo!

Buon salto a tutti


Liz

  

Ciao, io sono Elisa Pasqualetto, ma tutti ormai mi chiamano Liz. Sono nata a Venezia, anche se le voci dicono che non ci viva più nessuno. Nella vita lavoro freelance come Social Media Manager e Copywriter, mentre questo blog è solo una finestra sulla mia più grande passione: il viaggio.

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