Cosa vedere a Malaga in 3 giorni
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Cosa vedere a Malaga in 3 giorni, tanto da volerci tornare

Non sapevo bene cosa vedere a Malaga in 3 giorni, quando ho preso il biglietto aereo.

Quando due anni prima, durante l’on the road in Spagna, ho vistato la città, l’avevo giudicata superficialmente, vedendola solo come una classica meta balneare, priva di tanti intrattenimenti culturali. Devo dire che mi sbagliavo di grosso.

La verità è che alla fine di un viaggio in auto, l’unica cosa che volevo veramente vedere a Malaga era il mare. Dopo aver visto decine di monumenti in giro per l’Andalusia, avevo solo bisogno di un po’ di relax, ma questa volta ho impostato i miei 3 giorni a Malaga diversamente.

Perchè ho deciso di tornare a Malaga? Le risposte sono diverse, ma la verità è che tutto è partito da una tariffa Ryanair molto bassa, che non mi ha fatto esitare un secondo. Ho pensato che sarebbe stata un’occasione per vedere quell’aspetto della città che mi ero persa e, inoltre, ero curiosa di scoprirla sotto le luci di Natale.

Natale a Malaga

Cosa vedere a Malaga in 3 giorni: il mio itinerario

Recentemente ho scoperto che Malaga è una delle città spagnole con più musei, ce ne sono ben trenta, infatti.

Ma non di soli musei è fatta una città, anzi, il bello è anche solo fermarsi a passeggiare per il centro e, perchè no, perdersi tra i banchetti di Natale.

Ad ogni modo, ecco come ho organizzato i miei 3 giorni a Malaga, spero possiate prenderne ispirazione.

Cosa vedere a Malaga in 3 giorni

Giorno 1

Quando andavo in vacanza con i miei genitori, ricordo che la sveglia la mattina suonava sempre troppo presto. Mia mamma è sempre stata una donna organizzatissima, con le intenzioni ben chiare e nessuna idea di quanto sia bello rigirarsi nel letto per almeno un’ora.

Lei è fatta così, ma grazie alla sua diligenza ho potuto sempre visitare un milione di posti. Io, purtroppo, non ho questa forza di volontà.

La prima mattina a Malaga, quindi, la sveglia è suonata dolcemente alle 10, permettendoci di riposare, dopo l’arrivo in tarda notte della sera prima.

Dopo una baguette alla catalana (jamon cerrano e pomodoro) e una spremuta d’arancia all’Eurogallo, a pochi passi dal teatro romano, ero in forze per iniziare a fare conoscenza con la città.

Non avevamo pianificato niente, ma siamo comunque riusciti a sfruttare al meglio il nostro weekend e trovare il giusto compromesso su cosa vedere a Malaga in 3 giorni.

Alcazaba

Se siete stati a Granada e avete visitato l’Alhambra, i malaghegni stessi vi sconsiglieranno di visitare l’Alcazaba, la città araba fortificata che sorge su una collina appena sopra il teatro romano di Malaga. Il motivo è che l’Alcazaba non regge il paragone con l’Alhambra, ma coscienti di ciò, non vedo perchè non farci un salto comunque.

Cosa vedere a Malaga in 3 giorni

La costruzione dell’Alcazaba è imponente, un vero e proprio castello, con giardini e alberi da frutto, piante esotiche e pavimenti decorati con pietre colorate. La vista sulla città è impagabile, soprattutto se si pensa a quanto fosse importante tenere sotto controllo l’orizzonte, quell’orizzonte che oggi guardiamo solo ed esclusivament per la sua bellezza.

Purtroppo parte della struttura è inagibile, noterete che è proprio lasciata in rovina, ma la parte visitabile è davvero molto bella.

Se, come me, vi perderete a scoprire ogni piccolo passaggio e a passeggiare su ogni camminamento, la visita durerà almeno un paio d’ore. Le visite guidate sono esclusivamente in spagnolo, ma è disponibile un volantino informativo con la stoia della fortezza anche in italiano.

Cosa vedere a Malaga in 3 giorni

Il biglietto si fa solamente tramite una macchinetta automatica all’ingresso, per questo vedrete i receptionists molto svogliati. Passateci sopra.

Il biglietto costa davvero poco: 2,20 euro a persona.

Cattedrale di Malaga e Palacio Episcopal

Dopo una lunga passeggiata digestiva al porto, abbiamo dedicato il pomeriggio alla Cattedrale di Malaga, conosciuta come La Manquita per la mancaza di una torre, e del Palacio Episcopal (il biglietto è unico).

Siamo entrati incuriositi dalla facciata del Palacio Episcopal. Era maestoso, grande e con un giardino interno davvero meraviglioso. All’interno, una grandissima collezione di statue di santi, della Madonna e del Cristo.

Cosa vedere a Malaga in 3 giorni

Onestamente, non amo visitare mostre dedicate esclusivamente all’arte sacra. Dopo le prime stanze ho trovato la visita un po’ monotona, ma è anche questione di gusti.

La cattedrale, invece, ha avuto su di me un impatto forte. Mi sono sentita estremamente piccola, sotto il peso di tanta altezza. Una costruzione indubbiamente maestosa, nata per far sentire l’uomo un granello di sabbia, al cospetto di Dio.

Cosa vedere a Malaga in 3 giorni

Insieme al biglietto c’è un’audioguida inclusa.

Il prezzo del biglietto è di 6 euro, contro i 5 euro del biglietto per la sola cattedrale. Tanto vale vederli entrambi.

Museo Revello de Toro

Questo museo non è uno dei primi consigliati dalle guide, è infatti uno minore. Noi lo abbiamo scoperto passeggiando e, rimanendo incuriositi dai cartelloni esterni, abbiamo deciso di entrare.

Il museo raccogli i dipinti e gli schizzi di un pittore spagnolo, famoso per i suoi ritratti femminili e tutt’ora in vita. Il musero è allestito all’interno della casa di uno scultore spagnolo, Pedro de Mena, risalente al 17° secolo.

La casa è stata ristrutturata, ma mantiene gli spazi come erano nel diciassettesimo secolo.

Sono rimasta abbagliata dalla bravura di questo ritrattista. I suoi dipinti sembrano reali, con sguardi così intensi da farti sentire parte stessa del quadro mentre lo osservi. Alla fine della visita, mi sono fermata a chiedere informazioni per acquistare una copia di uno dei dipinti che avevo visto, tanto ne ero rimasta colpita.

Il costo del biglietto è di appena 2,5 euro a persona, ma la domenica l’entrata è gratuita, come anche all’Alcazaba.

Giorno 2

Per il secondo giorno i piani non erano ancora stati definiti, ma dopo una lunga dormita e una colazione abbondante, ci siamo diretti verso Plaza de la Merced per prendere un taxi che ci portasse un po’ in periferia. La prima tappa della giornata sarebbe stata il Museo dell’automobilismo.

Museo Automovilístico de Málaga

Tralasciando il fatto che, una volta arrivati all’interno del complesso di edifici di una ex fabbrica di tabacco che oggi ospita il museo, ci siamo messi erroneamente in coda per un provino per una serie tv spagnola, pensando fosse la fila per l’entrata al museo, la visita è stata davvero interessante.

Cosa vedere a Malaga in 3 giorni

Una sfilata di auto depoca, dalla sua nascita ai giorni nostri, si estende per tutta la superficie del museo. Ad ogni auto era stato abbinato un vestito, per concretizzare ancora di più il periodo storico in cui era stata creata. L’ho trovato un tocco geniale, soprattutto per le storie che accompagnavano la descrizione di ogni auto e la sezione dedicata ai cappelli per signore. Incredibile pensare che ci fosse gente disposta ad indossare dei cappelli voluminosissimi e spesso troppo appariscenti.

Il biglietto è un po’ caro, ma ne vale la pena: 8,50 euro.

Colección del Museo Ruso

Forse non lo sapete, ma a Malaga si trova una sede distaccata dell’Ermitage di San Pietroburgo. Qui, ogni anno le collezioni di quadri esposte vengono cambiate, dando la possibilità a tutti di vedere parti del tesoro di Russia.

Personalmente, mi è piaciuta molto la visita, ma devo dire che ho avuto anche la fortuna di poter vedere la collezione di quadri dedicata alla famiglia Romanov, a cui apparteneva Anastasia.

Il biglietto viene 6 euro, ma se decidete di visitare anche l’eposizione temporanea, potete acquistare il biglietto combinato a 8 euro.

Hammam

Forse una delle esperienze più belle che ho fatto in Spagna, non tanto per il suo valore storico, ma emozionale.

Il pomeriggio del secondo giorno ci siamo fatti un regalo: un pomeriggio all’Hammam, i bagni arabi. Un biglietto per i bagni, della durata di un’ora e mezza, viene 30 euro a persona, ma è possibile anche aggiungerci un massaggio da minimo 15 minuti, a salire.

Purtroppo è proibito fare foto, ma potete fidarmi delle mie parole.

Chiudete gli occhi e provate ad entrare con me in questo mondo fantastico.

Le regole sono semplici: costume da bagno, niente ciabatte e niente cuffia. Capelli legati, se sono lunghi.

Una scala mi porta ad un piano interrato, dove si trova lo spogliatoio. Armadietti intarsiati in legno mi permettono di riporre al sicuro le mie cose prima di entrare, tramite una tastierino con un codice segreto.

Una volta fatta la doccia, esco dallo spogliatoio e incontro una donna che mi porge un telo per asciugarmi e mi indica la strada. Ancora scale, illuminate solo da delle lanterne con una candela.

Esco in un corridoio che si apre ai lati. A destra e a sinistra ci sono due vasche che, scoprirò poi, cotengono acqua fredda, mentre davanti a me una grande piscina quadrata, dall’acqua calda.

La luce è solo quella delle candele, in un luogo dopo mi sembra di non essere più a Malaga. Dalla vasca alzo gli occhi e sopra di me, a decine di metri di altezza, una cupola intarsiata in legno mi guarda, finchè il buio della sera la nasconde.

Al piano di sopra, un tè caldo alla menta mi rigenera, prima di immergermi nuovamente nei fumi del bagno turco e nelle calde acque di una piscina circondata da colonne di marmo.

Un’ora e mezza di benessere per la mente e il corpo che tutti dovremmo regalarci, almeno in vacanza.

Giorno 3

Avendo la mattina libera, c’è tempo per un ultimo museo prima di fare un giro per i mercatini di Natale e un gran passeggiata in Calle Larios.

Il Museo è quello di Picasso, a pochi passi da Plaza de la Merced, dove si trova la statua dell’artista seduta su una panchina. Il museo si trova a pochi passi dall’Hammam e colleziona anche alcune delle prime opere di Picasso.

Il biglietto combinato per le due collezioni è di 10 euro, ma per li appassionati è un must.

Dove mangiare a Malaga e dove dormire

Per concludere un paio di consigli riguardo a dove mangiare e dove dormire.

Per quanto riguarda i ristoranti dove vi suggerisco di andare, troverete tutte le informazioni nell’articolo dedicato a “dove mangiare a Malaga“, mentre per quanto riguarda il dormire posso darvi un paio di dritte.

Malaga è una città economica, ma ho fatto un po’ fatica a trovare l’alloggio. Eravamo partiti con l’idea di andare in hotel, visti i pochi giorni, ma vedendoli troppo cari per il nostro budget abbiamo prenotato un appartamento su Airbnb. (Se non ti sei ancora iscritto, posso regalarti 25 euro per il tuo primo soggiorno a questo link).

Nonostante la posizione fosse perfetta (ci trovavamo a due minuti da Plaza de la Merced), non mi sento di consigliarvi l’appartamento per via del letto troppo corto e per la forte umidità al suo interno.

Per quanto riguarda la zona, noi ci siamo trovati benissimo nella zona vicino a Calle Álamos, perchè ci ha permesso di raggiungere moltissime attrazioni in pochissimo tempo e a piedi.

Ciao, io sono Elisa Pasqualetto, ma tutti ormai mi chiamano Liz. Sono nata a Venezia, anche se le voci dicono che non ci viva più nessuno. Nella vita lavoro freelance come Social Media Manager e Copywriter, mentre questo blog è solo una finestra sulla mia più grande passione: il viaggio.

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