Key West, Florida: cosa vedere in un giorno [itinerario]
Key west è l’ultima isola dell’arcipelago delle Isole Keys nello stato della Florida, un luogo a metà tra il mondo caraibico e piratesco e che di americano, a parere mio, ha ben poco. Il suo fascino non è solo nei paesaggi e nei meravigliosi tramonti, ma anche nella sua storia e nei personaggi che hanno abitato quest’isola a pochi chilometri da Cuba.
In pochi sanno che l’isola nel tempo cambiò nome e bandiera più volte. Il suo primo nome, infatti, datole dagli spagnoli che arrivarono qui per primi su “Cayo Hueso”, che significa “isola di ossa”, per via del fatto che era utilizzata come cimitero dai locali. Gli inglesi conquistarono l’isola nel 1763, ma solo nel 1822 fu dichiarata proprietà degli Stati Uniti, dopo essere stata passata nuovamente sotto il controllo spagnolo quando la Florida intorno al 1783.
È nel 1822 che adottò il nome di Thompson’s Island, dal nome del segretario della marina Smith Thompson.
Come si arriva a Key West da Miami?
Solitamente chi sceglie di visitare Key West raggiunge le isole Keys da Miami, in auto. Di fatto, questa è la strada più breve. Da Miami sarà sufficiente imboccare la Ronald Reagan Turnpike e immettersi obbligatoriamente sulla US-1 che ti porterà fino a destinazione. Il viaggio è di circa 4 ore.
Noi partivamo da Sarasota e avevamo fatta tappa nei territori delle Everglades, quindi da qui abbiamo preso la FL-997 S, siamo entrati a Homestead e abbiamo imboccato la US – 1 fino a Marathon dove abbiamo fatto base per i nostri 5 giorni alle Keys, dormendo al Banana Bay Resort.
Da Sarasota a Marathon sono circa 5 ore di viaggio, da Miami sono quasi 3 ore e da Everglades City sono poco più di 3 ore di strada.
Per arrivare direttamente a Key West in auto partendo dalle Everglades, bisogna contare circa 3-4 ore di auto, dipende dal punto esatto di partenza.
Cosa fare a Key West in un giorno?
Noi abbiamo scelto di visitare Key West in un giorno, ma è consigliabile dedicare a questa piccola cittadiana almeno un paio di giorni, se non tre addirittura, per poter fare qualche esperienza di snorkeling, una gita in barca a vela al tramonto magari (noi ci avevamo pensato, ma non abbiamo avuto il tempo di farla!) e un’escursione al Dry Tortugas National Park Florida, per visitare il famso Fort Jefferson.
Se, come noi, avete inserito Key West all’interno di un on the road negli Stati Uniti più ampio, il nostro è stato un viaggio in Florida di 2 settimane, allora un giorno è più che sufficiente per assaporare l’atmosfera caraibica e libertina di questo luogo e visitare qualcuno dei posti più significativi dell’isola.
Prima di cominciare con la nostra proposta di itinerario a piedi per Key West, ecco un consiglio per parcheggiare l’auto: noi l’abbiamo lasciata al Duval Street Parking, molto spartano, ma anche molto vicino al famoso Sloopy Joe, da cui parte la lunga e dritta Duval Street.
Sloppy Joe’s: quello vecchio e quello nuovo
Impossibile non fermarsi a questo pub, all’inizio di Duval Street, principalmente perché il grande Ernest Hamingway amava frequentarlo. La storia di questo bar è interessante e avvicente, al di là della presenza dello scrittore, infatti, dalla sua nascita cambiò due volte nome e una volta indirizzo (ecco il perché del titolo di questo paragrafo).
Partiamo dall’indirizzo. In pochi sanno che lo Sloppy Joe’s originale non risideva dove risiede oggi, ma a pochi metri di distanza, al 428 di Greene Street, dove oggi c’è il Captain Tony’s Saloon. Il motivo che spinse Joe Russell, il proprietario del bar, a spostarsi fu un semplice aumento dell’affitto. Siamo nel 1937, durante la Grande Depressione, e le cose non erano facili già di per sé, ma Isaac Wolkowsky, il proprietario dei muri del vecchio Sloppy Joe’s, voleva quattro dollari a settimana e non più tre. I due litigarono e finì che Joe Russell, alla fine del suo contratto fu costretto a chiudere.
Nel frattempo, aveva scoperto che lo stabile che ospitava il Victoria Restaurant, all’inizio di Duval Street, era disponibile e decise di acquistare l’ediifcio per 2,500 dollari. L’accordo che Joe Russell aveva con Isaac Wolkowsky, però, gli impediva di portare con sé qualsiasi elemento di arredo del bar… è questo il principale motivo per cui a me piace vedere il Captain Tony’s Saloon come il vero Sloppy Joe’s, perché è lì che possiamo vedere com’era una volta il bar che frequentava Hemingway.
Il Captain Tony’s Saloon, poi, è davvero molto particolare con dollari, targhe automobolistiche e reggiseni appesi a solfitto.
Se ti interessa scoprire questi luoghi e la storia della parte più vecchia di Key West, puoi fare un tour in autonomia acquistando un’audioguida a soli 6,36€ a persona.
Una passeggiata per Duval Street
Duval Street è la via principale di Key West dove si affacciano case coloniani, locali, negozi di souvenir, ristoranti e fa da passerella durante il Fantasy Fest, una festa di circa dieci giorni che si svolge nella seconda metà di ottobre, in cui si festeggiano la libertà, la creatività, la musica e l’immaginazione. Noi siamo capitato a Key West proprio durante questo evento e Duval Street era piena zeppa di personaggi particolari e bizzarri, che passeggiavano su e giù per la città sfoggiando i loro costumi o i loro non-costumi, mettiamolà così, visto che in tanti erano praticamente nudi.
L’atmosfera che si respira, Fantasty Festa a parte, è molto, ma molto particolare in ogni caso.
Duval Street si snoda da Mallory Square fino al famossismo quotatissimo Southermost Point (di cui parleremo in seguito).
Il mio consiglio, qui, è non avere pretese: passeggiate con leggerezza e godetevi il paesaggio. Davanti a voi appariranno la facciata dello Strand, ex teatro ormai dismesso, la casa coloniale in cui è ospitato l’Hard Rock Caffé e tanti, tantissimi altri edifici a cui dedicare anche solo uno scatto fotografico.
Southernmost Point of the Continental U.S.A (il punto più a sud degli Stati Uniti)
La grande boa rossa e gialla che spicca alla fine di Duval Street, voltando leggermente destra su Whitehead Street, segna il punto più a sud degli Stati Uniti occidentali. Il “monumento” fu eretto nel 1983 ed è diventato così famoso nel tempo che vi toccherà fare la fila per avere una foto ricordo.
Per fortuna la fila è abbastanza scorrevole e se il caldo è troppo forte, non mancheranno i venditori ambulanti di cocco per aiutarvi a eliminare la sete.
Prima di giungere qui, al 1316 di Duval Steet, si trova il Key West Butterfly & Nature Conservatory, un luogo in cui farfalle di ogni colore e fantasia vivono spensierate tra piante esotiche e fenicotteri rosa.
A poca distanza dal Southernmost Point si trova anche la SouthernMost House, la casa più a sud degli Stati Uniti d’America, dove si può anche dormire. La notate subito per le auto di grande valore che sono solitamente parcheggiate all’entrata.
La casa di Hemingway a Key West e la Key West Light House
Proseguendo su Whitehead Street troverete prima la Key West Light House, il fato della città, aperto dal 1848 e visitabile tutti i giorni acquistando un biglietto da 17$ se acquistato in loco e da 15,50$ se comprato online (meglio controllare sempre sul sito ufficiale per aggiornamenti).
La casa di Hemingway è un vero gioello, costruita nel 1851 in stile coloniale francese ed è conservata benissimo e visitabile sia con una guida che in maniera autonoma.
Lo scrittore abitò qui con sui moglie Pauiline dal 1931 al 1939 e in questo periodo scrisse alcuni dei suoi romanzi più conosciuti e ben riusciti come Green Hills of Africa (Verdi colline d’Africa), The Snows of Kilimanjaro (la neve del Kilimanjaro) e To Have or not to Have (Avere o non avere).
La casa si struttura su due piani e la visita permette di vedere praticamente tutte le stanze al suo interno, ma è lo studio in cui Hemingway amava riflettere e scrivere che colpisce di più e permette di capire – forse – un po’ di più il suo essere.
Il giardino è altrettanto incredibile, abitato dai famosi gatti a sei dita. Si racconta che Hemingway ricevette un gatto bianco a sei dita da un capitano di una nave e che molti dei gatti che oggi vivono nella sua casa, sono i suoi discendenti.
Mallory Square
Tornando indeitro, verso l’inizio di Duval Street da dove siamo partiti, vi consiglio di fermarvi in Mallory Square, da dove si gode di un meraviglioso tramonto (armatevi di pazienza, perché all’ora del tramonto qui si riuniscono tutti i turisti presenti sullì’isola quel giorno) e dove sono ubicati il Key West Museum of Art & History, all’interno di quella che era la dogana di un tempo, il Key West Sponge Market per ammirare (e acquistare) meravigliose spugne naturali, e il Key West Shipwreck Museum, all’interno del magazzino di Asa Tift, un uomo che si adoperava nel salvataggio di relitti e a cui dobbiamo la costruzione della casa di Hemingway.
Com’è il mare a Key West?
Se vi dicessi che il mare qui è meraviglioso come ai caraibi, mentirei. Il mare è bello, ma le spiagge di Key West non sono certo le più belle che io abbia mai visto in vita mia, anzi. Sicuramente da vedere e da passarci un pomeriggio, ma non aspettevi spiagge bianche e incantate, perché ahimé, rimarrete letteralmente con in mano un pugno di alghe e palme.
Vero è che, spostandosi al largo, è possibile fare diverse attività per godere delle bellezze naturalistiche di quest’isola. Ecco qualche esempio:
- Key West: osservazione dei delfini e snorkeling: per fare snorkeling in compagnia dei delfini presso il Key West National Wildlife Refuge e goderti una birra fresca al ritorno, guardando il tramonto.
- Snorkeling e avventura: per fare snorkeling in modo indisturbato per circa 3 ore lungo la barriera corallina di Key West, con partenze al mattino o al pomeriggio.
- Key West: tour avventura di sport acquatici all-inclusive: per gli amanti dello sport, oltre che dell’acqua cristallina e dei tramonti.
Queste sono sonso alcune idee, ma le cose da fare a Key West, soprattutto a contatto con la natura, sono davvero moltissime.
Dove mangiare a Key West?
Diciamo pure che a Key West c’è l’imbarazzo della scelta in quanto a ristoranti, pub e bar. Io ho due posti da consigliarvi, oltre al Captain Tony’s Saloon e lo Sloopy Joe’s:
- The Conch Shack: un piccolo chiosco dove assaggiare i conch fritters
- Caroline’s Cafe: direttamente su Duval Street per gustare ottimi hambuger, patatine fritte e birre ghiacciate
Dove dormire a Key West?
Soluzioni per dormire a Key West ce ne sono diverse e per tutte le tasche. Il mio consiglio è quello di non alloggiare qui, ma sull’isola di Marathon, a metà strada tra Key Largo e Key West, questo per avere più facilità negli spostamenti se pianifichi di muoverti su e giù per l’arcipelago.
Noi abbiamo alloggiato al Banana Bay Resort, per esempio.
Se però vuoi alloggiare a Key West, per godere appieno della sua atmosfera libertina e caraibica, ecco qualche proposta:
- Grand Maloney Hotel: solo 6 camere, all’interno di un edificio che risale al XIX secolo, con un arredamento a metà tra lo storico e il lusso moderno. Una piccola oasi di pace, poco lontana dalla vivacità del centro.
- Simonton Court Historic Inn & Cottages: una struttura per soli adulti a 3 minuti in auto dalla casa di Hemingway con piscina e tutti i servizi che una coppia può desiderare.
- Santa Maria Suites Resort: se viaggiate in famiglia, questo è sicuramente un resort da prendere in considerazione, con due piscine all’aperto e cucina completa di lavastoviglie per poter mangiare comodamente nel proprio alloggio.
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Booking.comCiao, io sono Elisa Pasqualetto, ma tutti ormai mi chiamano Liz. Sono nata a Venezia, anche se le voci dicono che non ci viva più nessuno. Nella vita lavoro freelance come Social Media Manager e Copywriter, mentre questo blog è solo una finestra sulla mia più grande passione: il viaggio.