Cosa vedere a Venezia in due giorni
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Cosa vedere a Venezia in due giorni

Venezia in due giorni? Per me sono troppo pochi, ma io sono di parte: ci sono nata e per me non basta una vista per conoscerla. Certo, mi rendo conto che visitare Venezia in due giorni, un po’ per la mancanza di tempo e un po’ perché si pensa sia un buon compromesso per riuscire – per lo meno – a vedere i maggiori luoghi di interesse della città. 

Per venire incontro a questa esigenza, ho elaborato in questo articolo un mio personale itinerario per rispondere proprio alla domanda: Cosa vedere Venezia in due giorni? che mi viene posta spesso, sia da amici che non vivono qui che dai lettori di questo blog. Ho ideato questo itinerario a piedi per Venezia, cercando di sfruttare al massimo il tempo a disposizione, ma vi avviso: c’è da camminare! 

Cosa vedere a Venezia in 2 giorni: Giorno 1

Per prima cosa, prendete confindenza con la città. Mi rendo conto che sapendo di poter vedere Venezia in 2 giorni sembra una premessa ridicola, ma ricordatevi che questa città è unica nel suo genere e prima di essere esplorata, ha bisogno di essere capita.

Questa è una città nata sull’acqua, il tempo qui è lento, scandito dai passi e non dai motori delle auto. A prima vista può sembrare una città frenetica, ma se ci si mette in ascolto, ci si accorge che l’orologio che abbiamo al polso si è fermato, per darci il tempo di entrare in sintonia con lei.

Il primo giorno, non abbiate fretta di correre a destra e a sinistra, ma regalatevi qualche ora per perdervi tra le sue calli e per scoprire i suoi tanti, tantissimi campielli e imparare a conoscere la differenza tra una Fondamenta e un Rio Terà.

Godetevi i suoi luoghi di maggior interesse e dedicate il secondo giorno a qualcosa di più curioso, perché lasciare Venezia dopo due giorni senza aver visto Piazza San Marco o il Ponte di Rialto, non è una cosa che può succedere!

Cominciamo.

Palazzo Ducale

Il Palazzo Ducale è una meraviglia, ha delle sale dipinte dai maggiori pittori dell’epoca, come Tintoretto, Paolo Veronese e Tiziano, le cui opere incollano lo sguardo al soffitto e alle pareti, persino le panche in legno ai lati meritano qualche minuto per essere ammirate nei loro intarsi.

Palazzo-Ducale

La visita segue un percorso obbligatorio che, ovviamente, non permette di vedere tutto il palazzo, ma se posso darvi un suggerimento, non fermatevi a comprare il biglietto per la visita generica, cercate, invece, di prenotare per gli Itinerari Segreti, un giro dietro le quinte del Palazzo Ducale, un tour che vi svelerà cose che nemmeno immaginate sulla vita a palazzo e sulle dinamiche politiche della Repubblica di Venezia. 

Itinerari segreti (due parole per introdurvi a questo tour meraviglioso)

Nel percorso previsto dagli Itinerari Segreti si visiteranno quelle stanze nascoste, tanto che nemmeno dall’esterno del palazzo si riesce a capire dove si trovino, perchè tutto è costruito a regola d’arte, tutto è pensato e studiato per dare l’impressione di qualcosa che svelarne un’altra. Si vedranno sale come la stanza dove si effettuava la tortura della corda, i Pozzi ( le prigioni più in basso, riservate a chi commetteva i reati più gravi, per approfondimenti vi consiglio l’articolo di Davide Busato, ricercatore storico e amico con cui a volte collaboro), le soffitte, passaggi segreti e stanze inaccessibili se non agli addetti ai lavori e molto altro.

Il Ponte dei Sospiri

Famoso in tutto il mondo, senza dubbio, ma associato a un significato sbagliato. Il suo nome non è legato all’amore, passarci sotto con la gondola non è di buon auspicio per i neo sposi, queste sono frottole raccontate ai turisti non si sa da chi, ma evidentemente da qualcuno che di storia sapeva ben poco.

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Vista dal corridoio interno del Ponte dei Sospiri sul Ponte della Paglia

Il Ponte dei Sospiri si chiama così per via dei condannati che, da Palazzo Ducale, dove veniva emessa la sentenza di condanna, venivano spostati ai Pozzi oppure ai Piombi, passando attraverso questo ponte, dal quale potevano ammirare la bellezza di Venezia per l’ultima volta con un drammatico sospiro.

La Basilica di San Marco

Magari non lo sapete, ma la visita alla Basilica di San Marco è gratuita, ma se volete saltare la coda (che di solito è molto lunga, potete prenotare il biglietto Salta Coda qui, ed è inclusa anche l’audioguida. Io personalmente cerco sempre di fare un tour guidato, perché credo che il valore aggiunto che una guida ti dà sia davvero impareggiabile e sia in grado di farti apprezzare ancora di più l’esperienza (ovviamente anche in questo caso è incluso il Pass per saltare la fila).

La Basilica di San Marco in origine era la cappella privata del doge (neanche male eh?), ricca di mosaici d’oro tipici dell’arte bizantina e di oggetti provenienti da diversi luoghi dove Venezia aveva colonie o con cui, comunque, intratteneva dei rapporti commerciali, non tutti portati alla Serenissima in maniera legale, se così possiamo dire.

Il Campanile di San Marco

Visto che ci siamo, vi suggerirei anche di fare un salto al Campanile di San Marco, che se notate, è distaccato dalla basilica. Dall’alto si vedete tutta Venezia e in più potrete conoscere le 5 campane (non sono le originali visto il crollo del campanile nel 1902 e la precedente sostituzione nel 1820): la Marangona o Carpentiera, che segnava l’inizio e la fine dell’orario de “marangoni” cioè i falegnami, ma anche dei carpentieri del vicino Arsenale, la Nona o mezzana, che suona ancora oggi a mezzogiorno come un tempo, la Trottierache dava il segnale ai nobili per iniziare a muoversi e recarsi alle riunioni del Maggior Consiglio – chiamata così per via del fatto che un tempo si arrivava a cavallo, Pregadi, pregadio o Mezza terza, che annunciava le riunioni del Senato – i membri del Sento venivano, infatti, chiamati Pregadi, e, infine, la Renghiera o Maleficio, già il nome lascia intuire che il suo utilizzo non fosse dei più allegri, al suo rintocco annunciava la sentenza dei magistrati.

Ponte di Rialto

Se da Piazza San Marco (detta la più bella sala da ballo d’Europa) volete sposarti verso il ponte di Rialto vi suggerisco di arrivarci unendo l’utile al dilettevole e percorrere la strada sulle orme di Casanova, seguendo questo itinerario ideato da me.

Un tempo questo ponte era in legno ed era levatoio, di qui infatti passavano vere e proprie navi con tanto di mercanzia. Oggi lo vediamo in pietra, realizzato su un progetto dell’Architetto Antonio da Ponte, ma la storia narra che Venezia rimase senza ponte per circa 70 anni. Crollò infatti sotto il peso delle persone che si erano riunite qui per assistere al corte nuziale del Marchese di Ferrara,nel 1444. Fu indetto subito un concorso per sostituirlo al quale partecipò anche Palladio, ma i progetti erano talmente tanti che decidere risultò più difficile del previsto. 

Chiesa di San Giacometo

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In realtà il suo vero nome è Chiesa di San Giacomo di Rialto, ma noi veneziani la chiamiamo così. Questa è la chiesa più antica di Venezia, non fermatevi solamente agli interni, ma ammirate il grande orologio esterno, noterete qualcosa di strano, le ore non sono 12, ma 24 e non sono neanche posizionate come ci aspetteremo. Al posto delle 12 troviamo le 18, e al posto delle 3 troviamo le 24, questo perchè il giorno era cadenzato dalla luce del sole.

Mercato di Rialto

In effetti questo dovreste vederlo la mattina, quando i pescivendoli e i fruttivendoli aprono i loro banchi. È una delle poche cose che a Venezia sono rimaste come una volta in quanto a tradizioni e quotidianità.

Dal momento che siamo da queste parti vi suggerisco due cose: l’itinerario con Davide Busato sugli omicidi al tempo della Serenissima, che ha luogo nei dintorni, e un sano bacaro tour, ridotto (fermatevi ai primi 3 del percorso che vi suggerisco).

Cosa vedere a Venezia in due giorni: Giorno 2

Il secondo giorno dei due giorni che passerete a Venezia potete dedicarlo alla visita delle isole maggiori della laguna: Murano, Burano e Torcello, magari con un tour in barca (in tutto il tour dura circa 6 ore). In alternativa, se avete voglia di approfondire un po’ la conoscenza del centro storico di Venezia, ecco qualche spunto da aggiungere alla vostra lista delle cose da vedere a Venezia in due giorni.

Gallerie dell’Accademia

Sono un’istituzione a Venezia e non potevo non proporvele, anche se la sottoscritta le ha visitate solamente un paio di anni fa per la prima volta. Qui potete vedere un numero enorme di opere di arte veneziana e non solo, con opere di Giorgione, Giovanni Bellini, Vittore Carpaccio, Veronese, Tintoretto e Tiziano.

Visita alle Gallerie + Walking tour per il sestiere di Dorsoduro

in alternativa: Basilica della Madonna della Salute

In alernativa, perchè la Galleria delle Belle Arti porta via almeno un paio d’ore se la si vuole vedere bene e con calma c’è la Basilica della Madonna della Salute.

Io sono particolarmente legata a questa chiesa, così come tutti i veneziani, per via dell’omonima festa del 21 novembre. La basilica è stata eretta dalla Repubblica di Venezia in segno di ringraziamento verso la Madonna, in seguito ad una forte epidemia di peste, tutt’oggi si ricorda l’avvenimento con un pellegrinaggio.

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Quando entrate, fate caso a due particolari: l’altare e il quadro che rappresenta una Madonna nera, decisamente inusuale per l’epoca. L’altare, personalmente, lo trovo di una bellezza incredibile, con Maria al centro e ai lati Venezia, in ginocchio che prega per la fine dell’epidemia e la Peste, che con lo sguardo rivolto alla Madonna, scappa. Meraviglioso.

Ca’ Vendramin Calergi – Il Casinò di Venezia

Dopo un pranzo sostanzioso e a basso costo da’a Marisa, spostatevi in Strada Nuova, bevetevi un caffè come si deve alla Torrefazione Marchi e poi dirigetevi verso il Casinò di Venezia, ma non per giocare d’azzardo, per vedere la Casa di Wagner.

Solitamente non suggerisco luoghi che non ho visto di persona, ma questo è nella mia lista dei desideri, e in più il palazzo merita davvero, anche perchè sembra che qui siano state ospitate le riunioni dell’ordine dei templari, come racconto in questo post scritto per Groupon.

Ca’ D’Oro

Un nome un programma, nel senso che non è difficile intuire che fosse un palazzo con una certa presenza sul Canal Grande, infatti, in origine, alcune parti della facciata erano ricoperte d’oro.

Il Palazzo passò di mano in mano, dal suo primo proprietario, Marino Contarini, alle sue 3 figlie fino al barone Giorgio Franchetti che si occupò personalmente del restauro del pavimento interno di mosaico. Lascia senza fiato ve lo posso assicurare.

Non vi suggerisco questo palazzo per la mostra che conserva al suo interno, che è sicuramente da vedere, ma per il palazzo stesso, per la sua architettura, per il suo meraviglioso cortile interno e la vista che, dalle sue enormi vetrate, si ha sul Canal Grande.

Chiesa della Madonna dell’Orto

Se vi avanza un po’ di tempo, un saltino, in questi due giorni a Venezia, alla Chiesa della Madonna dell’Orto ce lo farei.

Il nome particolare è da ricondurre ad una statua che era stata commissionata dal parroco della chiesa di Santa Maria Formosa, allo scultore Giovanni de Santi. Al parroco, però, la statua non piaceva più di tanto e ancora prima che venisse finita, la ripudiò. Lo scultore la mise provvisoriamente nell’orto di casa sua, ma la moglie si accorse che durante la notte emetteva dei bagliori.

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La gente lo venne a sapere e cominciò a recarsi presso l’orto dello scultore, in pellegrinaggio, tanto che il vescovo di San Pietro di Castello consigliò a Giovanni di spostarla all’interno di una chiesa o di una casa, ecco come arrivò all’attuale Chiesa di Santa Maria dell’Orto.

Al suo interno c’è la tomba del Tintoretto e diverse cappelle intestate a famiglie che hanno dato dogi a Venezia, quali i Vendramin, i Morosini, i Contarini e Valier.

Finirei in bellezza con altro aperitivo alla veneziana, scegliendo i 3 bacari veneziani al centro di quest’altro bacaro tour ideato dalla sottoscritta.

Se in questi 2 giorni a Venezia vi piacerebbe approfondire la conoscenza dei suoi sapori, ecco qualche spunto:

Qualche altra informazione

Se è la vostra prima volta a Venezia, vi consiglio di leggere 10+1 cose da fare assolutamente a Venezia e questo itinerario per vedere Venezia in 1 giorno

Per mangiare del buon pesce a Venezia qui un articolo dove vi consiglio degli ottimi ristoranti, non economici, ma veramente molto buoni. Se siete più amanti dei dolci che del salto, ecco una lista delle mie pasticcerie preferite a Venezia

Per chi non si accontenta di questa lista di cose da vedere a Venezia in due giorni, sono felice di poter proporre un itinerario più particolare assolutamente gratuito e uno più curioso (a pagamento) sul libertinaggio e la prostituzione a Venezia.

Dritte per risparmiare su musei e trasporti a Venezia, grazie ai tanti City Pass disponibili

Per risparmiare sulle visite a chiese e musei esiste il City Pass Venezia Unica, componibile in base ai vostri interessi.

Il City Pass Venezia Unica ha anche delle agevolazioni sui mezzi pubblici, il che non è da sottovalutare, dal momento che un biglietto per il vaporetto, ad un non residente, costa 7,50 euro!

Oppure puoi optare per il pass che include vaporetto e autobus, che puoi acquistare qui.

Se in questi due giorni a Venezia non pensi di prendere il vaporetto, puoi anche optare solo per il Venice Museum Pass che include anche la visita a Palazzo Ducale.

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Se poi volete leggervi qualche altro articolo sulla mia città, c’è una sezione a lei completamente dedicata sul mio blog.

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Oppure puoi leggere la mia guida dedicata ai sestieri della città, in cui puoi trovare tanti consigli per scegliere l’hotel o l’appartamento dove dormire a Venezia, in base alle tue necessità e preferenze!

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Ciao, io sono Elisa Pasqualetto, ma tutti ormai mi chiamano Liz. Sono nata a Venezia, anche se le voci dicono che non ci viva più nessuno. Nella vita lavoro freelance come Social Media Manager e Copywriter, mentre questo blog è solo una finestra sulla mia più grande passione: il viaggio.

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